Salute: il tumore del testicolo è la neoplasia più diffusa fra gli under 50

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Promuovere e diffondere attraverso i media la cultura della prevenzione delle patologie sessuali ed endocrine maschili e contrastare in modo particolare il tumore del testicolo, la malattia oncologica più diffusa tra le persone di sesso maschile con meno di 50 anni (12%) con un picco di incidenza tra i 15 e i 35 anni di età. È l’obiettivo del Corso di formazione “La salute andrologica: corretta informazione, efficace prevenzione e diagnosi precoce”, che si svolge oggi a Roma su iniziativa del Dipartimento di Medicina Sperimentale – Sezione di Fisiopatologia Medica ed Endocrinologia e della Sapienza Università di Roma con il supporto del Ministero della Salute.

Tabù sociali e carenze nella comunicazione scientifica per il pubblico hanno fino a oggi creato un importante gap informativo intorno alle malattie andrologiche, che incidono pesantemente sulla salute sessuale e riproduttiva del maschio e sono in preoccupante aumento nel nostro Paese. “Fino a una decina d’anni fa dei problemi della salute sessuale maschile non si parlava affatto, poi si è iniziato a parlarne ma spesso in maniera poco informata, e solo negli ultimi anni si è affermata, anche fra noi endocrinologi, la triade endocrinologia-metabolismo-andrologia, e, appunto, l’andrologia è diventata parte integrante della nostra scienza ma soprattutto si è capito che le armi più importanti per mantenere in salute un uomo giovane, adulto e anziano sono l’informazione e la prevenzione sin dall’età pediatrica – spiega Andrea Lenzi, Presidente della SIE, Società Italiana di Endocrinologia – l’iniziativa di oggi vuole creare una sinergia tra ricercatori, clinici e giornalisti e fornire a questi ultimi gli strumenti e le conoscenze sulle patologie endocrino-andrologiche affinché possano trasmettere all’opinione pubblica, ai genitori, alle coppie e, in particolare, ai giovani maschi notizie corrette, utili e validate sulla salute sessuale e riproduttiva maschile”.

“Fortunatamente le terapie per il tumore testicolare sono molto migliorate, tanto che la sopravvivenza dei pazienti con cancro del testicolo si stima sia arrivata a superare il 90% – sottolinea – questi risultati incoraggianti dipendono sia dalla migliore accuratezza diagnostica, sia dalla diagnosi precoce per la quale riveste un ruolo chiave il paziente stesso con l’autopalpazione dei testicoli (come quella del seno per il cancro della mammella), manovra semplice e indolore, ma molto preziosa per identificare precocemente un nodulo del testicolo e recarsi dal medico”.

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