Chi soffre di gravi disturbi mentali come ad esempio schizofrenia, disturbo bipolare e disturbo depressivo è più a rischio per le malattie cardiovascolari. Sono i risultati dello studio condotto da un team di ricercatori dell’Università di Padova e di diversi Paesi (USA, Brasile, Gran Bretagna, Australia, Belgio) basato su una analisi su larga scala condotta su oltre 3 milioni di pazienti confrontati con 110 milioni di controlli per un totale di 92 studi.
“Lo studio – spiega il dott. Marco Solmi, del Dipartimento di Neuroscienze dell’Universita’ di Padova, primo nome della ricerca insieme al prof. Correll – e’ stato condotto con la metodologia della meta-analisi su quasi 100 studi pubblicati che hanno fornito dati su un vasto campione di pazienti dell’eta’ media di circa 50 anni osservati per un periodo di 8,4 anni. Nell’arco di questo tempo ben il 3,6% dei pazienti con malattia mentale grave (Smi) sviluppa una malattia coronarica, soprattutto se la Smi e’ affiancata da altri fattori di rischio come l’obesita’ o il sovrappeso“.
Dal precisissimo lavoro del team internazionale che ha esaminato popolazioni differenti di pazienti con SMI per un periodo di oltre 8 anni e’ emerso chiaramente un aumento del rischio di sviluppare una malattia coronarica del 54%, problemi cerebrovascolari del 64%, uno scompenso cardiaco del 110% fino ad arrivare a un aumento del rischio di morte legata a problemi cardiovascolari dell’85%.