La forma piu’ comune di tumore alla tiroide, cioe’ il tumore differenziato, è raddoppiato negli ultimi 20 anni: è il secondo tipo di neoplasia per frequenza nelle donne con meno di 50 anni dopo il cancro al seno ed in entrambi i sessi si registrano oltre 15.000 nuovi casi l’anno in Italia. Per fortuna la prognosi e’ favorevole nella maggior parte dei casi con un tasso di sopravvivenza del 90% a 20 anni. “Il cancro della tiroide non deve fare paura. Abbiamo strumenti efficaci e linee guida consolidate per il trattamento che prevede chirurgia, terapia radiometabolica con iodio radioattivo e terapia soppressiva con L-tiroxina, che contribuiscono a prevenire la comparsa di recidive o metastasi,” spiega Andrea Giustina, Presidente Eletto della European Society of Endocrinology.