Samantha Cristoforetti dona la sua tuta e racconta i suoi progetti: “Missioni su Marte lontane, ne sogno una in orbita lunare” [GALLERY]

  • LaPresse / Piero Cruciatti
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Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana ad essere andata nello spazio ed astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), ha donato la sua tuta spaziale al Museo della Scienza delle Tecnica. È quella utilizzata durante la missione ‘Futura’ dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

“È la tuta a cui sono molto affezionata – ha detto AstroSamantha – perché è quella che indossavo quando ho aperto il portello, sono entrata a bordo della stazione spaziale e ho abbracciato i colleghi che ci attendevano. Mi fa molto piacere donarlo al museo. Spero che contribuirà a far sognare e ad accendere un interesse per la scienza, la tecnologia e lo spazio nella mente e nel cuore di qualche bambino e qualche bambina”.

“Ritengo che le missioni verso Marte siano abbastanza lontane – ha spiegato nell’incontro con 80 ragazzi finalisti delle Olimpiadi di robotica – perché per ora non siamo in grado di garantire la massima sicurezza per gli astronauti e noi abbiamo questa responsabilita’ morale visto siamo agenzie pubbliche. Se poi ci saranno delle missioni “kamikaze” di privati, può darsi”.

“Il sogno potrebbe essere quello di fare una missione oltre l’orbita bassa, nello spazio tra la terra e la luna, intorno alla luna. Sono in fase di definizione delle missioni che vorremmo portare a termine verso la meta’ del prossimo decennio”.  “Al momento – ha aggiunto – al centro addestramento astronauti mi occupo di lavorare su concetti tecnologici operativi per missioni oltre l’orbita terrestre, quindi un ritorno verso lo spazio cislunare, lo spazio tra la terra e la luna, e poi un giorno il ritorno sulla superficie lunare”.

Il tutto “in attesa di una nuova missione nello spazio”, ha ammesso Samantha, “mi auguro non troppo in la'” nel tempo. “Credo sia importante – ha concluso l’astronauta dell’ASI – ricordare che l’Italia gioca un ruolo di primo piano per quanto riguarda le attivita’ spaziali, non soltanto per le esplorazioni, ma anche da un punto di vista di osservazione della Terra, telecomunicazioni, scienza. È un impegno davvero a 360 gradi in tutti gli ambiti in cui abbiamo grandi eccellenze, che porta dei ritorni dal punto di vista industriale. La ‘space economy’ è un settore importante della nostra economia, un settore in cui gli investimenti portano un grande ritorno”.

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