“Sistemi sanitari che siano resilienti, sostenibili, accessibili e orientati al futuro, sono indispensabili, non solo per il benessere individuale dei cittadini, ma soprattutto per il benessere delle nostre società, per la crescita economica, per la prosperità e lo sviluppo” ha detto Juergen Heraeus, Presidente del B20, e Dialogue Partner ufficiale del G20 con le imprese, presso la Conferenza sulla Salute del B20 a Berlino.
Il mondo sta affrontando numerose sfide a livello sanitario – un aumento di malattie croniche (malattie cardiache, ictus, cancro, diabete e molto altro), l’elevata presenza di malattie trasmissibili, fra cui quelle emergenti e riemergenti, nonché patologie resistenti ai farmaci. L’epidemia di Ebola in Africa occidentale e il recente scoppio del virus Zika in America del Sud hanno evidenziato come il mondo sia ancora del tutto impreparato ad affrontare le pandemie.
“Oggi viviamo vite più lunghe, più salutari e più produttive grazie a medicinali innovativi. Tuttavia, senza un sostanzioso investimento in ambito sanitario non saremo in grado di raggiungere gli Standard dello Sviluppo Sostenibile stabiliti dalle Nazioni Unite” avverte Heraeus il giorno prima che i Ministri della Salute del G20 si incontrino a Berlino. Attualmente circa 400 milioni di persone, nei Paesi a basso e medio reddito non hanno accesso ad un’assistenza sanitaria sostenibile. Una popolazione sana è essenziale per garantire sicurezza ed una crescita economica inclusiva.
“Il G20 ha la responsabilità di costruire, nei Paesi meno sviluppati, un ambiente innovativo per stimolare l’alfabetizzazione e le competenze sanitarie” ha spiegato Heraeus.
“Se si vogliono affrontare e vincere le sfide sanitarie di oggi, i membri del G20 devono lavorare con maggiore sforzo e coordinazione” ha detto Heraeus richiamando il G20. Per fare ciò occorre la cooperazione tra i Paesi, le organizzazioni internazionali, le industrie e la società civile. Il settore industriale gioca un ruolo centrale nella ricerca e nello sviluppo di nuove soluzioni medico-sanitarie. Ma rimane compito dei Governi creare un ambiente che favorisca ricerca e sviluppo.
La sanità digitale offre incredibili opportunità per migliorare i sistemi sanitari di tutto il mondo. Consente di essere più orientata al paziente e permette ai medici di raggiungere persone anche in aree remote e difficilmente accessibili. I costi dell’assistenza sanitaria potrebbero essere ridotti, a beneficio sia dei pazienti che delle imprese. Inoltre, grazie allo sviluppo della sanità digitale, l’uso dei dati raccolti consentirebbe studi e ricerche più efficienti su terapie e tecnologie sanitarie. Il B20 Health Initative invita pertanto il G20 a creare un ecosistema che favorisca la crescita della sanità digitale garantendo anche la protezione dei dati sensibili.
A rappresentare l’Italia al B20 Health il segretario generale del think tank Competere Roberto Race.
“In un mondo in cui le diseguaglianze economiche alimentano conflitti e criticità.- dichiara Race- l’obiettivo di migliorare le condizioni di salute per tutti dovrebbe essere una priorità di tutti i governi e delle multinazionali. Come ha sottolineato oggi il Presidente del B20 solamente i sistemi sanitari che incentivano l’assunzione di medicinali innovativi e ne garantiscono un’ampia accessibilità, contribuiranno ad uno sviluppo sociale resiliente, sostenibile e orientato al futuro”.
“I membri del G20 dovrebbero valorizzare l’innovazione in tutte le sue forme, incoraggiare la natura continua e costante della ricerca e dello sviluppo, poiché spesso, con un piccolo passo dietro l’altro si può giungere a dei progressi importanti, soprattutto in medicina, con un guadagno sostanziale per i pazienti” conclude il Presidente di Competere Pietro Paganini.