Al via a Taormina il G7. “Chiediamo risultati. Non sarà un confronto semplice ma lo spirito di Taormina ci può aiutare nella direzione giusta“, ha detto il premier Paolo Gentiloni in un messaggio diffuso all’avvio del G7.
Per il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk- che insiste più volte sulla necessità dell'”unità” fra i leader su vari temi, dalla migrazione all’Ucraina – questo sarà addirittura “il summit più difficile degli ultimi anni“. Perché sulle questioni globali più urgenti, di cui si discuterà oggi, come il clima e il commercio “non è un segreto che i leader che si riuniscono qui hanno qualche volta posizioni molto diverse“. Ma, ha ammonito il presidente del Consiglio europeo, “il nostro ruolo è di fare di tutto per mantenere l’unità su tutti i fronti“.
Le armi sembrano già ben affilate da parte degli Usa che si dicono pronti a una discussione “robusta” sia sul commercio che sul clima con i partner dei paesi del G7 a Taormina. A sottolinearlo è stato il consigliere economico della Casa Bianca, Gary Cohn, parlando con i giornalisti a bordo dell’Usa Air Force One durante il viaggio tra Bruxelles e Taormina. Il commercio, rileva Cohn, “sarà un grande tema” e “continueremo a difendere ciò che riteniamo sia giusto, ossia un commercio libero, aperto e equo. Il presidente Usa, Donald Trump, è stato molto chiaro su ciò che questo significa“. Durante il summit di Taormina “avremo una discussione robusta sul commercio e parleremo di ciò che significa il commercio libero e aperto“. Per “commercio aperto“, il presidente Usa, sottolinea Cohn, intende la reciprocità nei rapporti commerciali: “Ti trattiamo nel modo in cui ci tratti, se non hai barriere al commercio e se non hai dazi anche noi non avremo dazi. Se avete dei dazi, dovremo avere dei dazi“. L’obiettivo, rileva, “non è quello di creare dei dazi negli Usa. Il nostro obiettivo è ottenere che i paesi che limitano le nostre merci abbassino i loro dazi ai livelli dei nostri. Vogliamo livellare il campo di gioco e fare si che tutti possano competere in un campo di giorno con regole uniformi“.
Quanto al clima Trump “vuole fare la cosa giusta” ma si preoccupa anche “di creare posti di lavoro” negli Usa, ha riferito Cohn. Il presidente “vuole ascoltare quello che i partner europei e gli altri partecipanti del G7 hanno da dire” sul dossier clima, riferisce Cohn, ed “è giunto il momento per Trump di avere una discussione profonda e di capire i loro problemi ma soprattutto per gli altri partecipanti del G7 di capire anche i nostri problemi“. Tra gli obiettivi dell’amministrazione, infatti, rileva Cohn, “c’è quello di far crescere nuovamente ancora l’economia statunitense, dare posti di lavoro migliori ai lavoratori americani e far cresce la classe media“. E per far ciò, aggiunge, “dobbiamo liberarci da una regolamentazione che ostacola la crescita, migliorare il sistema fiscale, migliorare le nostre infrastrutture“. Certo, rileva, “anche il clima” fa parte di questa equazione “e il presidente, che è un uomo d’affari, lo capisce“: proprio per questo “vuol fare la cosa giusta sul tema ambiente, si preoccupa dell’ambiente ma si preoccupa anche di creare posti di lavoro per gli americani“.
Bilaterale Trump-Abe: problema Nordcorea sarà risolto – Bilaterale a margine del summit del G7 di Taormina tra il presidente Usa Trump e il primo ministro giapponese, Shinzo Abe. Sul tavolo soprattutto il dossier Nordcorea. Trump, infatti, ha detto che ci sarà “una particolare attenzione al problema della Corea del Nord” anche perché “è un grosso problema” ed “è un problema mondiale“. Questo problema, ha aggiunto, “sarà risolto ad un certo punto. Sarà risolto“. (AdnKronos)