“Abbiamo creato un ente freddo e insensibile, che è la burocrazia”. Lo afferma il geologo Emanuele Tondi dell’Università di Camerino (Macerata), che ha parlato di emergenza e prevenzione in un convegno promosso ad Ancona dall’associazione culturale Fatto e diritto. “Per fare prevenzione –gli ha detto – occorre valutare la pericolosità sismica per ridurre il rischio, pianificando l’emergenza e riducendo la vulnerabilità sismica degli edifici”. “Gli strumenti che abbiamo – ha aggiunto – ci permettono di difenderci, ma bisogna usarli”. Tondi ha indicato tra strumenti la carta di pericolosità sismica, che ha osservato, “è costruita con dati storici e considera poco l’aspetto delle faglie”. Quanto al Terremoto del Centro Italia, “ci sono state – ha ricordato – oltre 50mila scosse”.
Terremoto, il geologo Tondi: “Gli strumenti per ridurre il rischio ci sono, ma bisogna usarli”
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