E’ stato firmato ad Ancona un protocollo di intenti per valorizzare le attrattive paesaggistiche, storiche e culturali dell’antica via Clementina, mettendo insieme 13 Comuni di Marche e Umbria e l’Autorita’ di Sistema portuale del Mare Adriatico. L’iniziativa, denominata ‘Cleope’, coinvolge i Comuni di Ancona, Falconara, Chiaravalle, Jesi, Serra San Quirico, Genga, Sassoferrato, Matelica, Fabriano, Fossato di Vico, Sigillo, Gualdo Tadino e Nocera Umbra, e nasce da un’idea di studiosi e ricercatori locali raccolti nel Laboratorio via Clementina e Centro sociale Il Faro, uniti dall’interesse di promuovere e far conoscere meglio quella sezione dell’Appennino che dal porto di Ancona arriva fino a Nocera Umbra. La via Clementina infatti fu fatta risistemare nel 1733 da papa Clemente XII, la cui statua orna tuttora piazza del Plebiscito ad Ancona, per facilitare l’arrivo di merci e persone da Civitavecchia (l’allora porto di Roma) nello scalo dorico, che per questo motivo fu ampliato su progetto di Luigi Vanvitelli che vi costrui’ anche il Lazzaretto (l’attuale Mole Vanvitelliana).
Negli intenti del papa, che nel 1732 aveva dichiarato Ancona ‘porto franco’, c’era dunque il progetto di unire tramite la via Clementina il Tirreno all’Adriatico, collegandosi da Ancona verso Est, al di la’ del mare. L’intesa intende ripristinare questa illuminata visione in chiave turistico culturale definendo forme e modi di collaborazione tra i soggetti firmatari per progettare itinerari turistici ed enogastronomici, percorsi escursionistici, cammini spirituali, tratti di piste ciclabili e altre iniziative, compresa l’attivita’ di documentazione e catalogazione dei beni artistici, possa servire a valorizzare questa parte di territorio insieme agli abitanti che ci vivono. “Il protocollo – ha detto il presidente dell’Autorita’ Portuale Rodolfo Giampieri – testimonia la volonta’ delle amministrazioni firmatarie di parlare la lingua della collaborazione, unendo territori e persone nel segno di un turismo basato sulla natura e sulla sostenibilita’ ambientale che contribuira’ anche a rilanciare le zone colpite dal sisma”.
Per il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti “e’ un’occasione per i Comuni di mettersi in gioco tutti insieme per accedere piu’ facilmente ai fondi Ue”, mentre per il primo cittadino di Nocera Umbra Giovanni Bontempi “fare rete aiuta non solo a superare i danni del terremoto, ma anche quelli della paura”. L’assessore alla Cultura del Comune di Ancona Paolo Marasca ha infine ribadito che la citta’ capoluogo si mette al servizio del territorio riequilibrando il rapporto tra costa ed entroterra.