L’anticiclone sub-tropicale che interessa la nostra Penisola da giorni facendoci vivere delle vere e proprie giornate di fuoco nelle prossime ore tenderà a cedere sulle regioni settentrionali, ciò determinerà l’ingresso di correnti fresche ed instabili in quota di origine atlantica e quindi lo sviluppo di instabilità. I fenomeni maggiormente intensi saranno possibili tra Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna (comprese le pianure di Veneto ed Emilia Romagna). Non sono esclusi fenomeni di tipo tornadico, grandine grossa, frequente attività elettrica e forti raffiche di downburst. Nonostante l’instabilità, farà ancora molto caldo su tutta l’Italia. Ricordiamo che il calore e l’umidità, che si stanno accumulando ogni giorno negli strati bassi, faranno da micca per questi fenomeni estremi, inoltre è da segnalare l’inidice temporalesco piuttosto elevato CAPE (compreso tra 2000 e 3500 J/kg) e DLS (compreso tra 15-20m/s). Isolati temporali saranno possibili anche tra Appennino Tosco-Emiliano ed Umbro-Marchigiano. Farà ancora molto caldo su tutta l’Italia. Da precisare che i fenomeni risulteranno a macchia di leopardo (temporali che si verificano contemporaneamente ma in modo non organizzato). Le temperature potranno perdere qualche grado solo laddove vi saranno piogge e temporali. Nel weekend il flusso occidentale tenderà a scivolare sull’Italia, infatti la coda di un sistema da Nord diretta verso i Balcani lambirà anche l’Italia centro/meridionale dove sarà palese il rischio di temporali specie in prossimità delle zone montuose del Nord Est e sui versanti adriatici. Le temperature potrebbero crollare anche di 4/5°C facendola percepire fin verso i valori tardo autunnali per la ventilazione abbastanza sostenuta dai quadranti nord orientali.