Il Ruanda è entrato a far parte della coalizione ‘Stop Plastic Waste‘, lanciata alla Cop22 di Marrakech, che ha l’obiettivo di ridurre l’inquinamento di rifiuti di plastica nel mare e, in particolare, l’eliminazione dei sacchetti di plastica monouso in tutti i paesi. Ad oggi dunque, fanno parte della coalizione 13 paesi: Italia, Francia, Marocco, Cile, Principato di Monaco, Mauritius, Svezia, Bangladesh, Australia, Senegal, Croazia, Paesi Bassi e adesso, anche Ruanda. La firma è arrivata lo scorso fine settimana in occasione dell’incontro organizzato a Bologna dal ministero dell’Ambiente italiano, in collaborazione con quello francese e Novamont, “Stop plastic Waste – coalition event”.
In Ruanda, ha spiegato il ministro dell’Ambiente, Vincent Biruta, “abbiamo avviato un programma per mettere al bando i sacchetti di plastica“. Inoltre le imprese locali, “nei prossimi quattro anni dovranno produrre packaging alternativi sostenibili“. Si tratta, spiega il ministro del Ruanda, “di un processo in corso” ma è un “passo importante che sta già ispirando altri paesi africani“. L’obiettivo, spiega Biruta, è cercare soluzioni alternative alla plastica e per questo “desideriamo collaborare con tutti i paesi della coalizione“.
“Stiamo dando un ulteriore contributo a questa sfida decisiva per l’ambiente. Salutiamo le nuove adesioni alla Coalizione ‘Stop Plastic Waste’, e confermiamo assieme agli amici francesi un impegno forte e coeso per difendere i nostri mari,” commenta il ministro dell’Ambiente italiano, Gian Luca Galletti. (AdnKronos)
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Ambiente: il Ruanda aderisce alla coalizione “Stop Plastic Waste”
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