Ambiente: il verde come elemento di sviluppo per una green economy

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“Sempre più uniti per l’Ecobonus”, ha esordito Nada Forbici, Presidente Assofloro Lombardia. Nuove presenze, rilevanti e di peso, tra le parti civili. 17 relatori e 10 rappresentanti di Associazioni imprenditoriali e non, come ad esempio Cittadini per l’aria, coinvolte. Tutti dalla stessa parte, a fare sistema e concordare su quella che ormai è una vera esigenza, non solo per rilanciare l’economia di un settore, ma per la nostra salute. Per la salute del pianeta: la detrazione fiscale come incentivo per le opere a verde.
Lo sottolinea il Senatore Gianluca Susta: queste presenze solo 2 anni fa sarebbero state impensabili, bisogna perseguire un lavoro di sensibilizzazione che è iniziato nel 2015 e proseguirà fino alla nuova legge di bilancio.
Proprio di questo parla l’Onorevole Maurizio Bernardo che, per affrontare in anticipo la legge di stabilità, lancia il tema di un seminario con il contributo di tecnici e professionisti.
Ettore Prandini della Coldiretti auspica una maggiore sensibilità da parte della politica e delle istituzioni, affinché si trovi la copertura finanziaria necessaria per la defiscalizzazione.
Dicevamo in apertura, nuove rappresentanze della parte civile, tutte dalla stessa parte come bene ha sintetizzato Nada Forbici, Presidente Assofloro Lombardia e membro della Consulta degli Esperti del Presidente della VI Commissione Finanze: “Oggi ci sono nuove presenze alleate al nostro comparto: Marco Dettori, Presidente Assimpredil – ANCE, dalla stessa parte dei Florovivaisti. Chi apparentemente “sottrae” verde con chi il verde lo crea e lo cura”.
Marcella Caradonna, Presidente Ordine Commercialisti ed esperti contabili di Milano, da un lato suggerisce il crowfunding come una politica da applicare allo sviluppo del verde, dall’altro sottolinea l’esigenza di una pianificazione fiscale. Necessità avvertita anche da Dettori, che lancia la provocazione di educare i giovani all’orgoglio di essere contribuenti.

“Occorrono risultati certi”, esorta Francesco Mati della Federazione di Prodotto di Confagricoltura, “non la certezza di aver assolto alla burocrazia indipendentemente dal risultato finale”. Lo dice tutto il Coordinamento della Filiera Florovivaistica e del Paesaggio, una voce sempre più forte a cui si aggiunge quella dei cittadini che vivono in luoghi dove il verde pubblico è insufficiente.
Pressione civile sempre più forte, come rileva il Magistrato Massimiliano Atelli, Presidente del Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico del Ministero dell’Ambiente. La legge 10/2013 su cui si lavora da 4 anni ha portato all’introduzione del bilancio arboreo, che ancora una volta sottolinea l’importanza del VALORE quantificabile del verde.
Paola Brambilla, avvocato e docente in Master di Diritto Internazionale ed Europeo dell’Ambiente ci ricorda, a proposito di valore quantificabile, che 1€ in prevenzione equivale a 7€ spesi in emergenza.

Anche la dott.ssa Gloria Costani, Presidente di ISDE-Associazione Medici per l’Ambiente, ha evidenziato come mutazioni genetiche sulla salute umana, dovute ad una mancata salubrità dell’ambiente, equivalgono per sempre a spese per la salute pubblica.

E se non bastasse la consapevolezza, vengono a supporto le ricerche sul potere di mitigazione delle piante di Rita Baraldi, ricercatrice dell’Istituto di Biometereologia del CNR di Bologna, ancora più importanti se si pensa che, in Europa, più del 75% della popolazione risiede in area urbana, come ci ricorda il professor Maurizio Tira, Presidente del Centro Nazionale Studi Urbanistici. Inoltre, sottolinea Francesco Chiavegato di Anaci, l’80% delle famiglie vive in condominio.
Ben si comprende come un incentivo fiscale per il verde privato sia ormai imprescindibile. E per verde privato si intendono anche quei parchi storici parte integrante di dimore che sono un vero patrimonio culturale della nostra nazione, che necessitano l’intervento di professionisti del verde per la loro cura e manutenzione. Lo ricorda Nicola De Renzis Sonnino, dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, grazie alla quale la tavola rotonda è stata ospitata in una meravigliosa location storica nel centro di Milano.
Il concetto viene ribadito da Alberta Campitelli, vice presidente di APGI, che associa FAI e Touring Club, che rimarca anche l’importanza di un Garden Tourism. Perché, come è emerso oggi, l’Italia è un paese che è paesaggio.
Da non dimenticare come una corretta progettazione del verde, sia privato che pubblico, porti ad un risparmio nel tempo, come evidenziato dall’Ordine degli Agronomi e degli Architetti Pianificatori e da AIAPP.
Perché quindi questa difficoltà nell’accogliere una legge a favore dello sviluppo di un verde di qualità? Si tratta di economia, salute, qualità dell’aria e della vita, valorizzazione del patrimonio culturale e turistico Italiano.
Il lavoro proseguirà, conclude la Presidente Forbici, con il prossimo appuntamento a Montecitorio, il 27 Settembre, presso la Sala della Lupa, dove il sistema imprenditoriale e le istituzioni esorteranno il Governo ad una misura sulla Legge di Bilancio, che possa, attraverso la detrazione fiscale, incentivare un verde di qualità per un ambiente sostenibile a supporto del sistema imprenditoriale.

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