Astronomia: i 7 pianeti della stella Trappist-1 potrebbero già pullulare di vita!

  • Rappresentazione artistica del sistema TRAPPIST-1, che mostra i sette pianeti in varie fasi. Quando un pianeta transita sul disco della nana rossa, come accade a due dei pianeti mostrati, crea un abbassamento nella luce della stella visibile dalla Terra. Credit: NASA
  • Questa rappresentazione artistica mostra la veduta dall'alto dalla superficie di uno dei pianeti del sistema di TRAPPIST-1. Sono almeno sette i pianeti in orbita intorno alla stella nana ultrafredda a circa 40 anni luce dalla Terra e hanno tutti una dimensione simile a quella della Terra. Molti sono alla giusta distanza dalla stella perché l'acqua possa essere liquida sulla superficie. Credit: ESO/M. Kornmesser/spaceengine.org
  • Questa rappresentazione artistica mostra la veduta dall'alto dalla superficie di uno dei pianeti centrali del sistema di TRAPPIST-1, con il bagliore della stella che illumina la superficie rocciosa. Sono almeno sette i pianeti in orbita intorno alla stella nana ultrafredda a circa 40 anni luce dalla Terra e hanno tutti una dimensione simile a quella della Terra. Molti sono alla giusta distanza dalla stella perché l'acqua possa essere liquida sulla superficie. Credit: ESO/M. Kornmesser/spaceengine.org
  • Questa rappresentazione artistica mostra la veduta appena sopra la superficie di uno dei pianeti del sistema di TRAPPIST-1. Almeno sette pianeti orbitano questa nana ultrafredda a circa 40 anni luce dalla Terra e sono tutti più o meno della stessa dimensione della Terra. Molti di questi si trovano alla giusta distanza dalla propria stella madre per avere acqua liquida sulla superficie. Credit: ESO/M. Kornmesser/spaceengine.org
  • Questa infografica mostra alcune rappresentazioni artistiche di come potrebbero apparire i sette pianeti in orbita intorno a TRAPPIST-1 - inclusi alcuni possibili oceani d'acqua - insieme a immagini dei pianeti rocciosi del Sistema Solare. I valori delle dimensioni e dei periodi orbitali di tutti i pianeti sono indicati per confronto; i pianeti di TRAPPIST-1 sono tutti di dimensioni paragonabili a quelle della Terra. Credit: NASA
  • esopianeti TRAPPIST-1
  • Questa rappresentazione artistica mostra TRAPPIST-1 e i suoi pianeti su una superficie riflettente. La potenziale presenza di acqua suii pianeti è evocata dalla brina, dalle gocce d'acqua e dal vapore che circonda la scena. L'immagine è sulla copertina del numero del 22 febbraio 2017 di Nature. Credit: NASA/R. Hurt/T. Pyle
  • Questa immagine mostra il Sole e la nana ultrafredda TRAPPIST-1, in scala. La debole stella ha un diametro pari all'11% del diametro del Sole e ha un colore molto più rosso. Credit: ESO
  • Il grafico confronta le dimensioni dei pianeti appena scoperti intorno alla debole stella rossa TRAPPIST-1 con le lune di Giove scoperte da Galileo e con il Sistema Solare interno. Tutti i pianeti trovati intorno a TRAPPIST-1 sono di dimensioni simili alla Terra. Credit: ESO/O. Furtak
  • Questa rappresentazione artistica mostra la veduta dalla superficie di uno dei pianeti del sistema di TRAPPIST-1. Credit: ESO/M. Kornmesser/spaceengine.org
  • Confronto tra le dimensioni dei pianeti del sistema TRAPPIST-1, allineati in ordine di distanza dalla stella madre. Le superfici dei pianeti sono riportate con rappresentazioni artistiche delle loro potenziali caratteristiche superficiali, tra cui acqua, ghiaccio e atmosfera. Credit: NASA/R. Hurt/T. Pyle
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MeteoWeb

Il sistema di Trappist-1, che ospita sette pianeti rocciosi simili alla Terra, potrebbe ‘pullulare’ di vita e questa potrebbe essersi facilmente diffusa da un pianeta all’altro attraverso i meteoriti. Lo indica la simulazione pubblicata sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas. Gli autori della simulazione, Manasvi Lingam, dell’universita’ americana di Harvard, e Abraham Loebb, dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, sono gli stessi autori dell’ipotesi che i lampi radio veloci potrebbero essere potentissimi segnali prodotti da una civilta’ aliena. Adesso i due astrofisici hanno voluto verificare se nell’affascinante sistema di Trappist-1, distante 39 anni luce, la vita potrebbe essersi diffusa attraverso il processo chiamato panspermia, trasportata dai meteoriti e comete. Sulla base della simulazione i due ricercatori ritengono che “ci sia un’alta probabilita’ che questo processo sia in azione su Trappist-1”. La simulazione si e’ concentrata sui tre pianeti di Trappist-1 con i maggiori requisiti per sostenere la vita: sono quelli che si trovano nella cosiddetta ‘zona abitabile’, ossia a una distanza tale dallo loro stella da avere la giusta temperatura per consentire l’esistenza dell’acqua liquida. I tre pianeti sono inoltre molto vicini tra loro, almeno 10 volte di piu’ rispetto a quanto lo siano la Terra e Marte, e la simulazione indica che quando le distanze sono cosi’ brevi l’impatto di un meteorite puo’ sollevare detriti che potenzialmente potrebbero raggiungere i pianeti piu’ vicini.

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