Il Cnr si conferma in prima fila come soggetto per gli interventi scientifici e innovativi per la tutela a la valorizzazione dei beni culturali. Lo ha detto Massimo Inguscio, Presidente del Cnr intervenendo al convegno “L’arte della vetrina, l’innovazione tecnologica per la conservazione e la comunicazione museale“.
“Nell’ambito delle politiche e programmazione europea, nazionale e regionale sul patrimonio culturale, il Cnr, attraverso il Dipartimento Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale (DSU) e la sua rete scientifica sul territorio svolge – ha spiegato Inguscio – un ruolo chiave in termini di ricerca, formazione, innovazione e trasferimento tecnologico a supporto e grazie all’eccellente collaborazione e gioco di squadra sia con la Ministra Valeria Fedeli e il Miur, che è il Ministero di riferimento per il Cnr, sia con il Ministro Dario Franceschini e il Mibac, sia con gli altri ministeri e istituzioni pubbliche, tra cui le Regioni, le università, la scuola, le imprese, altre istituzioni come l’Unesco, Iccrom, Whitrap. Le attività scientifiche, formative e infrastrutturali svolte dal Cnr, che riguardano la gestione, la tutela, la conservazione, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale, sono volte a migliorare la qualita’ delle conoscenze, l’efficacia e l’efficienza degli interventi scientifici, tecnici e tecnologici nel campo dei beni e delle attivita’ culturali, in un’ottica multi-disciplinare“.
“Tra i progetti internazionali più recenti in questo ambito, l’Italia con il Cnr è il capofila dell’European Research Infrastructure for Heritage Science (E-RIHS) Preparatory Phase, il cui consorzio conta 15 Stati membri piu’ Israele, risultato ottenuto grazie al ruolo fondamentale dei tre Ministri e ministeri che sostengono l’iniziativa, ovvero la Ministra Fedeli e il Miur, il Ministro Franceschini e il Mibact, il Ministro Calenda e il Mise. – aggiunge Inguscio – Lo scopo di E-RIHS è costituire un’unica infrastruttura di ricerca all’avanguardia a livello mondiale in materia di patrimonio culturale, naturale e archeologico, con laboratori e centri distribuiti in tutta Europa che offrano accesso a strumentazioni di alto livello scientifico, metodologie innovative e banche dati. La città di Firenze – con il patrocinio del Comune e della Regione Toscana – è la candidata europea a ospitare l’hub di questa infrastruttura di ricerca globale a guida italiana che aggreghera’ eccellenze della scienza e del patrimonio culturale in Italia e in Europa”.