Bimbi tutti diversi, tutti uguali: un ebook per capire i bisogni speciali

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“Sulla nostra terra sono spuntate piccole stelle che con la loro luce hanno illuminato il mondo, perché sono riuscite a farci guardare le cose con i loro occhi”, raccontava un maestro illuminato ai suoi piccoli allievi in un film di Bollywood, ‘Stelle sulla terra’, che affronta il tema della dislessia. Stelle sulla terra, come tutti i bambini. Ognuno diverso, ognuno con le proprie abilità, che talvolta non si riesce a riconoscere e indirizzare al meglio.

Le loro potenzialità possono rimanere ‘segrete’ o esplodere, come insegnano anche casi illustri da Albert Einstein, che si narra abbia cominciato a parlare e leggere tardi, a Pablo Picasso, passando per Leonardo da Vinci e molti altri. Per contribuire a far sì che tesori futuri non vadano perduti, che ogni bambino trovi la sua strada, nasce un ebook dedicato a operatori scolastici e pediatri. Si chiama ‘Tutti diversi, tutti uguali’ ed è un’iniziativa di ‘Leggere per crescere’, il programma di responsabilità sociale di Gsk, attivo dal 2001 e oggi presente in 14 regioni e 71 ospedali, con 700 mila famiglie raggiunte grazie alla collaborazione di 12 mila operatori dell’infanzia presenti sul territorio nazionale.

Il volume è una sorta di guida per aiutare le figure più vicine ai bambini a capire e valutare il loro sviluppo psicofisico “unico”, per osservare i piccoli nei contesti di vita e di apprendimento, e intercettare eventuali bisogni educativi speciali, con riferimento ai servizi 0-6 anni. L’ebook, scaricabile dal sito di Leggere per crescere, offre una serie di indicazioni metodologiche e punta alla prevenzione delle disabilità dell’infanzia. E’ uno strumento, spiegano i promotori oggi durante la sua presentazione oggi a Milano, che si propone di aiutare a cogliere precocemente non solo i problemi dell’infanzia, ma anche i bisogni di supporto delle famiglie, promuovendo l’incontro e la collaborazione con la scuola e i pediatri di fiducia.

“E’ il coronamento di un percorso che Leggere per crescere ha sviluppato a partire dal 2013 – spiega il responsabile scientifico del progetto Angelo Lascioli, professore associato di Pedagogia speciale all’università di Verona – per accrescere le competenze degli operatori impegnati nell’educazione dei bambini in età prescolare, promuovendo il riconoscimento tempestivo, nonché la presa in carico precoce di una vasta gamma di condizioni di bisogno educativo speciale che sempre più diffusamente e sempre più presto colpiscono l’infanzia”.

Tutto parte da un’osservazione precisa: “Abbiamo indagato con questionari sulle insegnanti e ci siamo accorti che c’è un problema di comunicazione – racconta l’esperto – A fronte di 100 situazioni segnalate dalle insegnanti, il 50% delle famiglie reagisce chiudendosi. Nell’altra metà dei genitori che invece accettano un dialogo, solo il 50% condivide poi con gli insegnanti l’esito dell’incontro con il pediatra. Alla fine, dunque, 3 quarti dei piccoli si perdono e solo per un quarto avviene una triangolazione e una presa in carico ottimale”. Nel modello proposto, sottolinea Lascioli, diventa invece cruciale l’alleanza tra servizi per l’infanzia, famiglie e pediatri di famiglia in un sistema di prevenzione aperto.

Una rete in cui la scuola assume un ruolo decisivo, perché istituzione in prima linea sul fronte dell’inclusione di ogni bambino e bambina, anche di quelli considerati più ‘difficili’. A questa sfida il programma Leggere per crescere vuole contribuire con l’ebook. Un manuale in cui si offrono informazioni sul percorso da attivare per riconoscere al più presto eventuali necessità speciali. Vengono presentati una serie di ‘profili di funzionamento’ ricavati dalla valutazione di alcuni bambini con difficoltà e vengono messe a disposizione delle ‘check list’, il tutto basato sul modello di classificazione Icf-Cy prodotto dall’Organizzazione mondiale della sanità nel 2007. (AdnKronos)

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