Una storia che si ripete ad oltranza nel Brindisino, Filu è solo l’ennesimo gatto vittima di una sgradevole sequela di reiterate condotte omissive, inadempienze dei doveri previsti e mancata volontà amministrativa; centinaia di gatti senza alcuna garanzia di cura, privi di ogni assistenza zooiatrica, ricovero e lungo degenza che ogni Comune sul territorio Nazionale è obbligato ad assicurare agli animali liberi sull’habitat, un quadro normativo che abbraccia il codice civile, i DPR e le vigenti normative, una Legge quadro Nazionale disattesa da oltre un quarto di secolo. Si tratta ormai di una problematica con incidenza quotidiana e di carattere ordinario da sempre sottovalutata e considerata non prioritaria, benché i dettami di legge lo chiariscano abbondantemente, ed il livello esponenziale dei decessi e delle vittime animali sul territorio sono la conferma di una situazione che ora come non mai impone un perentorio e risolutivo intervento.
E’ accaduto lo scorso 30 Maggio, che un gatto con evidenti difficoltà respiratorie ed un quadro generale sanitario disastroso era stato segnalato da una volontaria dapprima alle competenti autorità, compreso l’uscente assessorato preposto a tali incombenze, subito dopo alla stazione dei carabinieri di Tuturano- frazione di Brindisi e al Servizio Veterinario Asl Br, ma dopo un paio di ore la volontaria e soprattutto il gatto erano ancora in attesa di riscontro ( … ) tanto da doversi appellare alla buona volontà dell’associazionismo, ad oggi unica fonte di salvezza per le richieste dei cittadini e ancor più per gli animali senza casa.
Ad intervenire celermente è stata Antonella Brunetti – delegata di Guardia dell’Ambiente sez. di Brindisi , la quale ha inoltrato nuovamente la segnalazione alla Polizia Municipale sprovvista di organico e successivamente ai Carabinieri per la richiesta di sequestro del povero gatto ai sensi del 544-ter ; questi ultimi hanno così coinvolto nuovamente il servizio Veterinario della Asl chiamata in reperibilità e oltre quanto di loro competenza rispetto alle disposizioni regionali.
Il Veterinario dell’ASL – Dott.Venturi – giunto sul posto non ha fatto altro che constatare la situazione in cui versava il gatto, affrontando così la problematica in oggetto – oltre quanto di sua competenza- con un primo soccorso , in scienza e coscienza, effettuando una flebo in strada, sul marciapiede dove giaceva inerme l’animale. Ai vari fax inoltrati d’urgenza al Comune di Brindisi da parte della Polizia Municipale , non c’era stato alcun riscontro tanto da disporre l’obbligo di continuare la gestione di affari altrui con il ricovero presso la clinica veterinaria privata più vicina.
“Da circa dieci anni la situazione è sempre la stessa – afferma Antonella Brunetti- cittadini che allertano le associazioni, organi di polizia in difficoltà sulla gestione della situazione, responsabili comunali assenti, veterinari Asl presenti ma limitati nelle disposizioni di assistenza ed infine gli unici a pagare con la vita , sono sempre e solo loro, gli animali, i gatti.I tempi sono ormai maturi per un sostanziale adeguamento al quadro normativo in linea con l’accresciuta sensibilità e attenzione che i cittadini rivolgono agli animali, nonché al disconoscimento della sofferenza di tanti esseri senzienti.Inammissibile assistere ad una scena simile. Non mi aspetto risposte dal Comune ma un piano attuativo e risolutivo, in 11 mesi di commissariamento saranno innumerevoli gli animali che avranno bisogno di assistenza.”