Calabria: convegni sul rischio sismico

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La Calabria è la regione italiana in cui ai comuni rischi naturali, dovuti alle condizioni di dissesto ambientale, la componente del rischio sismico deve essere affrontata con particolare efficacia essendo una delle aree geografiche che ha subito terremoti catastrofici.

La manifestazione improvvisa di un evento sismico deve trovare la popolazione informata sui comportamenti da tenere al fine di contenere il più possibile i danni. Ciò è particolarmente importante anche per i luoghi di lavoro.

Il recente Testo Unico sulla Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (TUS) emanato in Italia con il D.lvo 81/2008 integrato dal D.lvo 106/2009, in aderenza alle Direttive Europee sulla Sicurezza fa obbligo al datore di lavoro di valutare, gestire e ridurre tutti i rischi di un ambiente di lavoro, con la conseguente elaborazione del documento di valutazione dei rischi (DVR). In questa valutazione vanno compresi anche quelli collegati a possibili eventi catastrofici naturali (quali frane, inondazioni, terremoti, ecc.).

La formazione sul campo, rivolta agli addetti del settore edilizia si svolgerà, promossa dal Dipartimento SARTE dell’Università Mediterranea e dall’INAIL – Calabria con attività parallele di formazione in aula, attraverso convegni formativi, e in cantiere per le attività di simulazione.  Nel ciclo di convegni verranno approfondite:

– le attività di conoscenza dei fenomeni sismici in atto, con particolare riferimento alle zone più soggette a rischio sismico;

-le metodologie di rilevamento automatico di condizioni di rischio di instabilità delle opere provvisionali e delle attrezzature di cantiere che possano determinare la caduta dall’alto di operai o il crollo di strutture;

– la individuazione di interferenze operative dovute a condivisione pericolosa di aree di lavoro o a occupazione da parte di squadre in zone a rischio;

– la identificazione di situazioni pericolose nell’attuazione di misure di emergenza dovute al manifestarsi di scosse sismiche;

– le tecniche di localizzazione rapida di operai coinvolti in crolli di strutture o franamenti di terreno o comunque di operai privi di conoscenza.

È opportuno precisare che detto percorso di formazione deve coinvolgere gli operatori, ai diversi livelli, nel settore edile. Le attività di formazione saranno portate avanti con l’apporto di docenti dell’Università, di esperti dell’INAIL, di geologi, medici e psicologi oltre ad esperti della Protezione Civile.

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