“Un ragazzo su 4, nell’età tra i 15 ed i 18 anni, consuma abitualmente cannabis o ne fa almeno un uso settimanale con rischi per il cervello enormi“. Lo denunciano la psichiatra Donatella Marazziti e il sociologo della salute Mario Campanella, della Fondazione Brf sulle neuroscienze. “La vecchia equazione droga leggera versus droga pesante – scrivono Marazziti e Campanella – è superata da una visione diversa che considera scientificamente la cannabis già di per se pericolosa. Le istituzioni hanno smesso di fare prevenzione e cedono il passo a una sorta di sopportazione del fenomeno, aiutato indirettamente da quanti fanno confusione su usi terapeutici della sostanza è utilizzo ludico“.