“Le parole del Presidente della Repubblica in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente sono uno stimolo affinché l’Italia, anche in vista del G7 ambiente di Bologna, sia protagonista sui temi dei mutamenti climatici dopo l’irresponsabile stop di Donald Trump. Il Presidente Mattarella ci ricorda come il tema ambientale abbia una portata globale e sia fortemente interconnesso con tutti i settori della nostra vita sociale”. Lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, commentando le dichiarazioni del Presidente della Repubblica Mattarella in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente. “Il suo richiamo al “desiderio di pace, di bellezza, di coesione sociale, di cooperazione tra i popoli” deve essere uno stimolo per tutti, a partire dalla politica, per capire che parlare oggi di ambiente non vuol dire solo affrontare il tema – enorme – del futuro dell’umanità, ma riguarda anche la sfida per una nuova economia e uno sviluppo più a misura d’uomo”. “In Italia – afferma Realacci -, come affermato dal rapporto GreenItaly di Fondazione Symbola e Unioncamere, più di un’impresa su quattro dall’inizio della crisi ha scommesso sulla green economy, che nel nostro Paese significa più innovazione, ricerca, design, qualità e bellezza. Sono infatti oltre 385mila le aziende italiane “green”, ossia il 26,5% del totale di industria e servizi. Sono legate all’ambiente, lo scorso anno, 249.000 nuove assunzioni fra green jobs in senso stretto e figure ibride con competenze green: pari al 44,5% della domanda di lavoro non occasionale. Quota che sale fino al 66% nel settore ricerca e sviluppo. Quando l’Italia fa l’Italia può affrontare a testa alta le sfide del futuro”.