“La posizione di Trump sul clima è ideologica e può danneggiare gli Stati Uniti anche sul terreno economico e della leadership“. Così Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, commenta la posizione di Trump sul clima. Secondo Realacci, “contrastare i mutamenti climatici significa non solo combattere uno dei più gravi pericoli che dobbiamo fronteggiare, causa anche di tensioni e flussi migratori incontrollabili, ma anche portare avanti un processo già in atto di innovazione green non solo nella produzione di energia ma in tutti i settori economici e produttivi“. Se Trump, aggiunge Relacci, “dovesse sfilarsi dagli accordi di Parigi, o comunque assumere una posizione ambigua e frenante, aprirebbe uno spazio enorme alla Cina. A maggior ragione l’Europa di Merkel, Macron e Gentiloni che abbiamo visto a Taormina, deve essere in prima fila sui temi del clima e dello sviluppo sostenibile. Un profilo che potrebbe manifestarsi sin dal prossimo G20 di Amburgo“. La green economy, oltre ad aiutare il clima, conclude Realacci, “produce sviluppo e occupazione. In Italia, nel 2016, sono collegati all’ambiente 250mila nuovi posti di lavoro, il 44,5% della nuova occupazione in tutti i settori. Quota che sale fino al 66% nel settore ricerca e sviluppo. E’ questa la strada per affrontare le sfide del futuro”.
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Clima, Realacci: da Trump posizione ideologica e boomerand per l’America
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