Clima, Womens Forum: a Roma mobilitazione delle donne a sostegno degli Accordi

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Una mobilitazione che parta dalle donne e che superi la mera salvaguardia degli accordi sul clima, investendo i valori, gli ideali e lo stesso modello di sviluppo per le generazioni future. E’ l’iniziativa che Womens Forum for the Ecomy and Society di Parigi lancia a Roma per raccogliere, il 26 e 27 giugno prossimi, le adesioni di opinion leader della politica, dell’economia, della cultura, della scienza e dei media del mondo femminile, ma non solo. La ‘madrina’ sarà Laurence Tubiana, economista, Presidente dell’European Climate Foundation e capo negoziatore del Governo Francese alla Cop 21 che presenterà il manifesto-appello all’Accademia di Francia.

“Insieme a Laurence Tubiana, simbolo degli accordi sul clima di Parigi, vogliamo raccogliere migliaia di firme, coinvolgendo leader e personalità politiche, a cominciare dal Presidente francese Emmanuel Macron e dal Ministro della Transizione ecologica e solidale Nicolas Hulot, da sempre sostenitori e presenti alle nostre iniziative” ha scandito il Direttore Générale del Womens Forum, Chiara Corazza. Il parterre a Roma vede in campo personalità come il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, il Commissario Ue al mercato interno El?bieta Bie?kowska, la Nobel per la Pace 2015 Wided Bouchamaoui, le Presidenti di Malta e dell’Estonia, il Segretario Generale della Farnesina Elisabetta Belloni, la Presidente della Rai Monica Maggioni, il Vice Présidente della Bei A?mbrose Fayolle, gli ad di Intesa Carlo Messina e di Edison Marc Benayoun, i presidenti strategic relations Emea di Google, Carlo D’Asaro Biondo e dell’Enea Federico Testa, il vicedirettore del Corriere della Sera Barbara Stefanelli.

“Abbiamo scelto Roma perchè qui 60 anni fa sono stati firmati i trattati che hanno reso possibile il sogno europeo. Intorno al rinnovamento di quel sogno -ha aggiunto Chiara Corazza- vogliamo lanciare una grande mobilitazione che va oltre all’impegno sul CLIMA per toccare i valori, gli ideali e il modello di sviluppo e di società che vogliamo costruire per noi e per i nostri figli”.

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