Un anticorpo monoclonale originariamente progettato per l’artrite reumatoide potrebbe diventare il primo farmaco disponibile per il trattamento della calcificazione delle valvole cardiache. Lo spiega uno studio, apparso su Circulation, la rivista della American Heart Association, evidenziando come il farmaco è in grado di mantenere elastiche le valvole del cuore, che si induriscono con l’età, provocando una condizione piuttosto diffusa detta stenosi della valvola aortica.
Lo ha provocato caderina-11, una proteina necessaria per la normale guarigione delle ferite ma che inizia a esser sovraprodotta quando i cuori invecchiano, fino a rendere le valvole aortiche praticamente immobili. In questo caso il cuore pompa più forte nel tentativo di spingere il sangue attraverso la valvola, causando un ingrandimento delle camere cardiache e portando ad insufficienza cardiaca e rischio di morte. Di qui la necessità di sostituire la valvola chirurgicamente.
L’anticorpo monoclonale contro l’artrite reumatoide chiamato SYN0012 – spiegano – è un anti-infiammatorio che si lega fisicamente alla caderina-11 sulla superficie delle cellule e sembra riuscire a contrastare questo effetto. “È probabile – sottolinea Mike Baker, cardiologo della Vanderbilt University, nel Tennessee, Usa – che non si possa invertire il danno, ma riteniamo che il farmaco impedisca la progressione della patologia”. La cosa interessante, ha aggiunto, “è che potrebbe diventare una strategia di prevenzione per problemi alla valvola aortica, cosi’ come già abbiamo a disposizione farmaci contro il colesterolo e l’ipertensione”.