E’ sempre più critica su gran parte d’Italia l’emergenza provocata dall’eccezionale siccità in atto: abbiamo vissuto la primavera più arida di sempre, e la seconda più calda della storia. Adesso il mese di Giugno sta trascorrendo senza piogge e con caldo record, ma soprattutto nei prossimi dieci giorni avremo un clima infernale, secco, senza una goccia d’acqua e con temperature a più riprese superiori ai +40°C su gran parte d’Italia. Un inferno di caldo anomalo, una vera e propria follia climatica che porta questa fase del 2017 ai livelli della grande anomalia di caldo dell’estate 2003. Non possiamo prevedere come saranno Luglio e Agosto, ma intanto fino al momento il paragone ci sta eccome. Con l’aggravante della siccità, che nel 2003 non era stata così grave come adesso. Le Regioni più colpite sono Toscana ed Emilia Romagna, dove abbiamo già razionamenti dell’acqua per l’uso pubblico.
Ma in tutt’Italia la situazione è drammatica: abbiamo ricostruito le immagini satellitari fornite dalla NASA per questo periodo dell’anno nelle ultime stagioni (dal 2014 al 2017). Si nota subito (basta il colpo d’occhio) l’incredibile differenza nel colore della vegetazione nel nostro Paese: sia nel 2016 che nel 2015 e nel 2014 il nostro territorio era molto verde e abbiamo fatto molta fatica a trovare, nel corso di tutto il mese di Giugno, una mappa satellitare sgombera di nubi sull’Italia con l’anticiclone come sta accadendo ininterrottamente dall’inizio del mese quest’anno. Proprio nella mappa di quest’anno, invece, risalta l’anomalia “giallastra”, che evidenzia il territorio secco, arido, ad alto rischio di incendi soprattutto quando il caldo diventerà ancor più pesante, nei prossimi giorni.
Una situazione d’emergenza da non sottovalutare, visto anche quando accaduto nei giorni scorsi in Portogallo. E’ assolutamente doveroso un intervento massiccio da parte delle autorità preposte (in primis tutto il sistema territoriale di protezione civile) per prevenire il peggio, viste le condizioni meteorologiche così estreme.