G7 Ambiente, ultimo giorno: si punta a un documento comune

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Stamattina a Bologna sono ripresi i lavori dei ministri per il G7 Ambiente, iniziato ieri. Tre i temi di discussione: rifiuti in mare (marine litter), riciclo ed economia circolare, tassazione ambientale ed eliminazione dei sussidi dannosi all’Ambiente. Gli Stati Uniti, in seguito alla partenza anticipata ieri pomeriggio del direttore dell’agenzia federale per l’Ambiente Epa, Scott Pruitt, sono adesso rappresentati da un funzionario dell’Epa di seconda fila, Jane Nishida. Molti hanno interpretato la partenza di Pruitt dal summit come un segno dello scarso interesse degli Stati Uniti per questo forum, ma in realtà era prevista da tempo per un incontro con Trump. Alle 14:30 è prevista la firma della dichiarazione finale.

La presidenza italiana, affidata al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, cercherà di arrivare ad un documento comune fra i sette paesi. Non sarà facile trovare un accordo anche gli statunitensi, che ieri hanno ribadito le loro profonde divergenze con gli altri sei paesi e l’Unione europea sull’Accordo di Parigi. Gli Usa hanno spiegati che intendono continuare a ridurre le emissioni, ma attraverso un piano proprio, senza sottostare all’intesa che viene considerata penalizzante per la loro economia.

Riguardo gli altri temi ambientali in discussione (sviluppo sostenibile, finanza verde, politiche green), Galletti ha detto ieri che c’è accordo fra i sette. Questo dovrebbe aiutare a raggiungere un documento comune, con qualche acrobazia diplomatica sul tema del clima. Alle 15 è prevista una conferenza stampa di chiusura.

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