L’Amministrazione Trump si sfila dall’accordo sul clima al G7 dell’Ambiente proprio nel giorno in cui viene annunciato che i primi cinque mesi dell’anno sono stati negli Stati Uniti i secondi più caldi di sempre ma anche i quarti più siccitosi. Ad affermarlo è un’analisi della Coldiretti sulla base dei nuovi dati del Noaa, il National Climatic Data Centre, secondo i quali il periodo gennaio-maggio sul territorio americano si è piazzato al secondo posto tra quelli più bollenti dal 1880, data di inizio delle rilevazioni. Si tratta della conferma della tendenza al surriscaldamento del pianeta – sottolinea la Coldiretti – con le temperature annuali che hanno fatto segnare per la quinta volta il record nel ventunesimo secolo (2005, 2010, 2014 e 2015).
Ma la situazione è difficile anche in Italia con il 2016 che si è classificato al quarto posto tra gli anni piu’ caldi di sempre, con una temperatura che è risultata di 1,24 gradi superiore alla media del periodo di riferimento, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr che evidenziano come anche la primavera 2017 sia stata la seconda più calda dal 1800 ad oggi, con un’anomalia di +1,9 gradi e la terza più asciutta, con un deficit di quasi il 50% rispetto al periodo 1971-2000. Il risultato – conclude la Coldiretti – è l’aumento delle bizzarrie del clima che in questo inizio d’anno hanno visto l’alternarsi in pochi mesi di maltempo, caldo anomalo, gelate e siccità, con danni al settore agricolo per oltre un miliardo di euro.