Siamo ad Anzola dell’Emilia, uno dei comuni delle Terre d’Acqua del territorio bolognese. E’ qui che si trova il Gelato Museum Carpigiani, l’unico museo del gelato al mondo. Inaugurato a settembre 2013, sviluppato su oltre 1000 mq all’interno di ex spazi industriali, è centro culturale d’eccellenza per la comprensione e l’approfondimento di storia, cultura e tecnologia del gelato artigianale, ospitando 20 macchine originali, postazioni multimediali, 10.000 foto e documenti storici, preziosi strumenti e accessori d’epoca e inedite video-interviste. Si tratta di un vero e proprio viaggio nel tempo partendo dalla Mesopotamia, a Palazzo Mari, dove avevano luogo staffette che percorrevano 100 km a piedi per procurarsi neve e ghiaccio che servivano a raffreddare le bevande consumate durante banchetti reali e cerimonie religiose, sino ai Romani che sfoggiabano coljnivarum d’oro e d’argento per filtrare la neve nei loro interminabili convivi, e agli Arabi, che crearono lo sciroppo di zucchero. La storia procede con Caterina de’ Medici e Cosimo Ruggeri, che portarono il Rinascimento fiorentino a Parigi e forse anche il sorbetto; e con Bernardo Buontalenti, inventore del gelato alla crema d’uovo. A Filippo Baldini, medico napoletano, si deve, invece, l’esaltazione delle proprietà benefiche del sorbetto. Si arriva così alla diffusione mondiale del gelato, alla creazione del cono per facilitarne il consumo, alle macchine rivoluzionarie volte a rendere più sicuro, igienico e meno faticoso il lavoro del gelataio. Il Museo può essere visitato e “assaggiato” su prenotazione, proponendo gustosissimi laboratori da abbinare a visite guidate, condotte da esperti. In mostra la prima macchina industriale per gelato dell’azienda Cattabriga, l’autogelatiera di Bruto Carpigiani e uno spazio riservato al cono gelato, tipico contenitore brevettato a Washington DC nel 1903 da un italiano, originario del Cadore.
