Creare una politica del territorio che abbia come obiettivo la crescita sostenibile, superando un modello di industrializzazione senza regole che ha disseminato aree inquinate e devastate paesaggisticamente. È il monito che arriva dal presidente della Commissione Anticontraffazione, l’On Mario Catania, nel giorno in si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente, proclamata nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
“Siamo un Paese che subisce catastrofi e perdite di vite umane a causa del dissesto idrogeologico. È inaccettabile perché una delle cause principali di ciò è la cattiva gestione del nostro territorio e la cementificazione di aree che, invece, non dovrebbero esserlo” afferma l’ex ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali. “Abbiamo perso, nell’arco di appena 40 anni, oltre 5 milioni di ettari agricoli, passando dai 18 del 1970 ai 13 attuali. Tale perdita è una delle cause del dissesto idrogeologico, ma non è certamente l’unica” continua il deputato di Centro Democratico che sottolinea l’importanza di promuovere e diffondere una cultura sostenibile.
Sulle proposte finalizzate alla sostenibilità ambientale c’è quella di “approvare una legge sul consumo di suolo per indirizzare l’edilizia verso il riuso e la riqualificazione delle aree degradate e già costruite, anziché verso l’occupazione di aree prive di edificazione”. “C’è bisogno di una buona politica di prevenzione e manutenzione del nostro territorio, intervenendo anche sulla conservazione e la distribuzione delle acque e ciò richiede impegno e interventi significativi su tutto il territorio nazionale. E’ necessario puntare su un nuovo modello di sviluppo che veda la green economy e la sostenibilità nel ruolo di pivot. Abbiamo bisogno di una politica che guardi alle energie rinnovabili, il futuro è l’energia pulita in un sano rapporto con il territorio e con la qualità della vita” conclude Catania.