Massimo Inguscio, presidente del Consiglio nazionale delle ricerche e della Consulta dei presidenti degli enti pubblici di ricerca, assieme ad altri rappresentanti del CdA e dirigenti del CNR, ha accolto nell’auditorium della sede centrale del CNR, a Roma in Piazzale Aldo Moro, una delegazione di oltre 400 colleghe e colleghi del gruppo “PrecariUnitiCnr” e di sindacalisti, in rappresentanza delle lavoratrici e lavoratori dell’Ente con forme contrattuali precarie di varia natura, per ascoltare, dialogare, affrontare e trovare assieme soluzioni praticabili per risolvere la situazione storica dei lavoratori precari del CNR.
“Non vi è dubbio che è fondamentale investire nel sapere delle persone, nel capitale umano e nella ricerca”, commenta Inguscio. “La politica di reclutamento di nuovi ricercatori e la stabilizzazione dei precari sono una politica di investimento prioritaria – e non una spesa – per il futuro del Paese. Per ogni euro pubblico investito in ricercatori, laboratori e progetti del CNR circa altri 60 centesimi vengono attratti da fondi europei su base competitiva. Si tratta di soddisfare attese umane e aspirazioni professionali maturate negli anni, e al tempo stesso, di non disperdere conoscenze preziose nei campi del sapere e della ricerca più disparati che contribuiscono alla cultura scientifica e al progresso dell’Italia, dell’Europa e del mondo. La recente riforma Madia, la consapevole attenzione della Ministra dell’Istruzione università e ricerca Valeria Fedeli e del Governo più in generale”, continua Inguscio, “offrono degli indirizzi per la soluzione concreta del tema del precariato dei ricercatori pubblici di cui si sta tenendo conto nella stesura del nuovo impegnativo piano triennale del CNR”.
Nei giorni passati, grazie al prezioso gioco di squadra tra la Consulta dei presidenti degli enti pubblici di ricerca e l’Anvur, si è avviata la semplificazione delle attività degli Enti pubblici di ricerca, con le nuove linee-guida per la valutazione da parte dell’Anvur. Durante i recenti incontri della Consulta tra i presidenti degli Enti si è iniziato ad approfondire anche il tema della stabilizzazione dei ricercatori, dei tecnologi e del personale amministrativo precario e le possibili soluzioni che saranno specifico oggetto della prossima riunione.
“Tra le tante voci meravigliose e piene di ispirazione e passione che ho ascoltato oggi tra i ricercatori, i tecnologi e gli amministrativi precari del Cnr – conclude Inguscio – vorrei ringraziare quella di una ricercatrice, a nome di tutte le persone presenti e non che hanno portato il loro impegno, contributo e idee, Katia Buonasera, e citare una frase del suo discorso che potrete leggere per intero su www.cnr.it: ‘Ecco, mi auguro che proprio dovere, dignità e coscienza guidino oggi l’operato dei membri del CdA, allo stesso modo in cui da sempre guidano il nostro operato, tenendo alto nel mondo il nome del nostro CNR’”.