L’anno accademico 2016/2017 è stato per i Lincei “un anno molto intenso” per il lavoro impegnativo svolto per il G7 delle Accademie, “di grande soddisfazione scientifico-culturale”. A sottolinearlo il presidente dell’Accademia dei Lincei Alberto Quadrio Curzio aprendo la cerimonia di chiusura del 414° anno accademico dei Lincei, svoltasi nella sede di palazzo Corsini alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Con il G7 – ha detto Quadrio Curzio – abbiamo dovuto lavorare pressoché nel continuo avendo scelto ed affrontato tre temi di grande complessità. Il tema della resilienza delle città d’arte agli eventi catastrofali, il tema delle malattie neurodegenerative e il tema di tecnoscienza e crescita economia”. E i tre documenti congiunti proposti dai Lincei, ha aggiunto, “sono stati approvati all’unanimità dopo rigorose analisi e discussioni con le altre 6 Accademie nazionali”. Con il G7 e altre iniziative internazionali, “riteniamo – ha aggiunto il presidente – di aver riattivato e ammodernato un ruolo internazionale identitario dei Lincei come istituzione scientifica italiana capace di rappresentarci internazionalmente e di esprimere pareri pro veritate”. Intensa anche l’attività istituzionale interna dell’Accademia con 82 tra conferenze, convegni e seminari a cui vanno aggiunti 31 eventi in collaborazione con enti esterni.
“I Lincei – ha concluso – non vivono una storia di ricordi avulsa dal presente del nostro Paese collocato nel contesto internazionale e dalla evoluzione delle scienze. Nella loro qualificazione di ente pubblico non economico, sono infatti anche parte delle Istituzioni italiane alle quali desiderano dare il proprio contributo con uno spirito di indipendenza costruttiva tesa al rafforzamento della nostra democrazia che vive nel contesto europeo”. Quindi il socio Giuseppe Galasso ha svolto la conferenza conclusiva sul tema “La nazione europea” in cui ha ripercorso il cammino e le difficoltà per la costruzione di una nuova Europa “cui si tende da decenni, e che finora non è riuscita ancora a darsi un’anima, a rivelare uno spirito, a esprimere una realtà etico-politica pari a quella delle consolidate realtà nazionali che si vogliono soppiantare e che sono sempre imputate di rappresentare il vero e sostanziale ostacolo all’edificazione di una diversa e migliore Europa”.
“E forse – ha aggiunto – è proprio questo qualcosa che manca, è proprio il modo in cui l’Europa saprà definirlo e chiarirlo a sé e al mondo, a dare ad essa una ragione di vita e una possibilità di storia non indegne del suo passato, sebbene su altre scale di valori e di potenza”. Al termine della cerimonia il presidente Alberto Quadrio Curzio ha proclamato i vincitori dei 27 Premi assegnati dall’Accademia per il 2017 agli studiosi e ai ricercatori che si sono distinti nei campi delle discipline umanistiche e scientifiche e ha annunciato i vincitori dei Premi Antonio Feltrinelli – considerati i Nobel italiani – che saranno consegnati a novembre, in occasione dell’apertura del nuovo anno accademico. Il Premio Internazionale Feltrinelli per la Narrativa è stato assegnato quest’anno allo scrittore israeliano Abrahm B. Yehoshua.