Maturità, lo psicologo: ecco come fare per affrontare gli orali senza stress

MeteoWeb

Sale l’ansia dei maturandi man mano che la prova orale si avvicina. Per affrontare al meglio lo stress che accompagna gli studenti di tutta Italia in questo periodo, lo psicologo Giulio Cesare Giacobbe, autore di ‘Vademecum antistress’ (Roi Edizioni), suggerisce tre consigli ad hoc:

1) La prima cosa da fare – ricorda Giacobbe – è “controllare il corpo“. Lo stress nasce nella mente ma si manifesta nel corpo. Fare dieci respiri profondi fino a calmare il respiro è una tecnica antistress efficacissima. Occorre farlo più volte durante il giorno e soprattutto prima di affrontare l’esame orale. La praticano tutti gli sportivi, assicura.

2) La seconda cosa da fare è “smontare lo stress nell’ambito in cui si costruisce: la mente. Quindi controllare la mente. È la mente, che costruisce la paura e quindi lo stress. Basta convincersi delle cose giuste. La paura viene dalla suggestione di non riuscire – osserva lo psicologo –ma è solo una suggestione, non la realtà. La realtà è che quello che ti chiederanno all’esame tu lo sai già. Qualsiasi informazione con la quale tu sei venuto in contatto nel corso dell’anno, da qualsiasi fonte sia venuta, infatti, è registrata nella tua memoria. Devi solo lasciare che la tua memoria la tiri fuori spontaneamente. Perché questo avvenga occorre che la tua mente non sia paralizzata dalla paura. La paura uccide la mente. Rimani rilassato e questo non accadrà. La tua mente ti dirà tutto quello che vuoi sapere. Come la suggestione della sconfitta può farti perdere, così la suggestione della vittoria può farti vincere. Vediti vincitore e sarai vincitore“.

3) “Quello che devi sapere lo sai già – ribadisce Giacobbe agli studenti – devi lavorare soltanto a calmarti, a rilassarti, a rafforzare la fiducia in te stesso, a vederti vincitore, in modo da permettere alla tua mente di tirare fuori tutto quello che vi è registrato. La tua mente è superiore a qualsiasi computer, e tu sei la tua mente. Uno strumento perfetto, creato in quattro miliardi di anni di evoluzione. Lascialo lavorare. Permettigli di agire senza intralciarlo“. (AdnKronos)

Condividi