Sono quasi 3.000 i casi di morbillo registrati in Italia dall’inizio 2017, ovvero in meno di 6 mesi. Di questi 180 hanno riguardato neonati sotto l’anno di vita. È quanto emerge dal 12° bollettino settimanale (5-11 giugno) a cura di ministero della Salute e Istituto superiore della sanità (ISS), nato per monitorare l’epidemia di morbillo in corso nel nostro Paese. Il trend dei contagi e’ decrescente visto l’arrivo dell’estate, ma resta alto se si considera che in tutto il 2016 erano stati 844 i contagiati.
In particolare, solo nel mese di maggio dello scorso anno i casi erano stati 82, a maggio 2017 cinque volte tanto, ben 565. Lazio, Toscana, Lombardia e Piemonte risultano essere le regioni maggiormente colpite dall’epidemia. Rispetto ai 2.988 contagiati finora nel 2017, l’eta’ media e’ di 27 anni, l’89% non era stato vaccinato, il 6% aveva ricevuto una sola dose di vaccino, il 6% vaccinato con 1 sola dose (non sufficiente ad assicurare copertura), il 35% ha avuto almeno una complicanza, il 40% e’ stato ricoverato, il 15% si e’ recato in pronto soccorso. Diarrea, stomatite, congiuntivite, polmonite, epatite e insufficienza respiratoria le complicanze più di frequente riscontrate. Infine sono stati 237 i casi tra gli operatori sanitari.