Multiversi: I “Mondi Diversi” di Maurizio Ganzaroli

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Di Roberto Guerra – Pochissimi anni fa, in un lungo dossier sul Transumanesimo (sulla rivista storica “Future Shock” a cura di A. Scacco, attiva dagli anni ’60!) spiccò una sua segnalazione per il racconto “L’Ultimo Uomo”.  Già in quell’occasione Maurizio Ganzaroli, scrittore e artista eclettico di Ferrara (anche pittore, videopoeta e blogger) testimoniava una inversione di rotta rispetto all’ultima science fiction post cyberpunk, o meglio una sua versione più pop e comunicativa, rispetto al trend quasi d’avanguardia pura fortemente ispirato più dalla Fisica contemporanea che dalla letteratura, in certo senso.  Anche in Ganzaroli,  ad esempio i cosiddetti Multiversi sono in primo piano, ma riconnessi alla psicologia umana e al quotidiano Ombra che soprattutto nel nostro caos contemporaneo esprimono il divenire ambivalente, complesso e inquietante,  tra umano e postumano.

Un postumano certamente potenzialmente segno di rivoluzioni epocali e tecnoscientifiche, ma come dimostrane le cronache sociali, attentati di natura terroristica, sconcertanti rigurgiti religiosi (nell’era della scienza!) la violenza interpersonale sempre più diffusa anche nella apparente normale esistenza quotidiana, ancora  solo allo stato nascente.

La fantascienza classica, fin dallo stesso Lovecraft fino a quella di Bradbury e alla collana in Italia di Urania originaria circa a metà del secolo scorso, attraverso certe iperboli fantasy, finanche certo cinema sempre di fantascienza vintage (magari ancora in bianconero) o certo Horror prototechno dai Romero allo stesso Dario Argento, soprattutto focalizzava  facendolo affiorare proprio l’inconscio collettivo più profondo: come “divinavano” gli stessi Jung e McLuhan, anticipavano il cosiddetto Male  e il futuro quasi postmoderno.

Ecco una delle cifre forse più evidenti nell’ultimo libro di Maurizio Ganzaroli (edizioni Asino Rosso eBook, network Street Lib, a cura di R. Guerra) “Mondi Diversi” dove, riassumendo, i Multiversi ritornano nella sfera onirica dei Sogni ambivalenti del presente molto incerto, nuovamente traslati, cristallizzati nella Parola fantascientifica. L’eBook è impreziosito dalla cover stile street arte fantasy sempre di Ganzaroli e da alcuni omaggi a figure note  (anche sinergiche in vari eventi con l’autore) della cultura italiana contemporanea quali i critici d’arte V. Sgarbi  e   G. Grasso (photo di  F. De Vecchi), oltre a R. Giacobbo di Voyager (photo di M. Pasetti) e C. Simonetti (Goblin, D. Argento, Profondo Rosso… photo di A. Schiattone), potenziamenti per uno dei pochi veri scrittori futuribili di rilievo nazionale per Ferrara città d’arte.

Con le parole stesse dell’autore ecco la genesi interiore del libro, come dalla sinossi:

“La raccolta prende il nome di “Mondi Diversi” perché richiama le raccolte di fantascienza e horror che Urania faceva uscire ad ogni stagione, che si chiamava Mille Mondi, e poi perché richiama anche il mio primo libro “Nebbie d’altri mondi”. Alcuni racconti hanno delle peculiarità: “Alba tragica” venne scritto per la prima volta nel 1985, in versione molto ridotta, ma senza venir edito, poi nella raccolta “Nebbie d’altri mondi”, venne inclusa una versione più lunga, ed infine adesso ecco una versione più estesa, riveduta e corretta. “La sindrome di Van Gogh” in prima stesura venne prodotto ma non edito, nel 1995, ma in questo libro viene presentato in versione più moderna ed estesa rispetto all’originale. “È giunta l’ora” si rifà come stile ai racconti gotici dell’ottocento, ma con sfumature che volutamente ho voluto aggiungere, più forti in stile Barker. L’’appendice’ invece si tratta di mini racconti zombie, editi sulla pagina di “I love zombie”, su facebook e rivedono la tematica dei morti viventi in diverse sfumature, spesso inaspettate. “Espectum momenti mori” è una rivisitazione del racconto originale “Espectum momenti” scritto per un concorso che prevedeva un pezzo che parlasse della squadra speciale “catturandi”, enormemente criticato, venne tralasciato dal concorso e in seguito riscritto in chiave zombie come leggerete. “Aurora viola” è invece il classico racconto di fantascienza anni ’70, scritto appositamente con lo stile Urania di quegli anni.

Infine, più in profondità, una breve intervista all’autore:

D – Maurizio, un libro elettronico degno di Urania?  Fantascienza doc o futurismo gotico, tra racconti lunghi e brevi, tra science fiction e fantasy, senza confini di genere… Un approfondimento?

R – Sono mondi alternativi, mondi malati e mondi che forse coesistono nelle persone e attorno a loro. Mondi che dalla tranquillità passano al caos e al terrore, oppure trovano altre soluzioni per vivere dietro uno specchio.   Proprio come Alice, il lettore avrà la sensazione di passare attraverso uno specchio o un varco intradimensionale da cui verrà assorbito e scagliato in un tempo alternativo senza fine e senza via di fuga.   Aurore viola, zombie e persone che da buone diventano malefiche, desideri che non si dovrebbero esprimere e ragazze che si sdoppiano, sono soltanto alcuni degli elementi che formano questo libro.

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