Nel nostro Paese vivono più di 118.760 persone dopo la diagnosi di tumore del rene. Le possibilità di sopravvivenza a 5 anni raggiungono il 71%, grazie alla diagnosi precoce e a terapie sempre più efficaci. Questi pazienti chiedono di tornare a una vita come prima, al lavoro, agli affetti. Senza dimenticare gli aspetti molto importanti legati alla riabilitazione. Per sensibilizzare i cittadini su questa patologia il 22 giugno si celebra la Prima Giornata Mondiale contro il Tumore del Rene, in cui le associazioni dei pazienti di tutto il pianeta si uniscono per migliorare la consapevolezza su questa malattia e raccogliere fondi. In Italia AIMaC (Associazione Italiana Malati di Cancro) e FAVO (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) aderiscono alla Giornata e presentano un opuscolo sulla patologia destinato ai cittadini, ai pazienti e ai familiari.
Per illustrare i contenuti della Giornata e della pubblicazione, il 22 giugno alle 13 al Senato (Palazzo Madama, Sala Caduti di Nassirya) è prevista una conferenza stampa con gli interventi del prof. Giuseppe Procopio, membro del Direttivo nazionale AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), del prof. Michele Gallucci, Direttore Urologia Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, del prof. Francesco Cognetti, presidente Fondazione Insieme contro il cancro, del prof. Camillo Porta dell’Oncologia Medica della Fondazione IRCCS Policlinico “San Matteo” di Pavia e dell’avv. Elisabetta Iannelli, Segretario Generale FAVO (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia). Interverrà anche Marina Ripa di Meana che porterà la sua testimonianza di paziente oncologica. (LaPresse)