Il fiume Po sta fortemente risentendo della siccità del periodo: è ormai ridotto a poco più di un rivolo quando lascia le montagne per aprirsi verso la pianura cuneese. La stazione idrometrica dell’Arpa al ponte dei Pesci Vivi di Staffarda, nel Cuneese, 30 km a valle delle sorgenti, rileva appena 13 centimetri di acqua sopra lo zero idrometrico, ma ieri il livello è sceso addirittura a 8 centimetri. Grazie alle risorgive e ad un paio di affluenti, una quindicina di chilometri a valle, a Villafranca Piemonte, dove il Po entra in provincia di Torino, il livello dell’acqua è di 35 centimetri.
Ieri il termometro in zona è salito fino a 37,3 gradi (stazione di Villanova Solaro). Al momento, nella pianura cuneese, non si registrano particolari criticità per la campagna, ma sulle montagne la neve si sta sciogliendo rapidamente. Al Colle dell’Agnello, 2.748 metri di altitudine alle spalle del Monviso, negli ultimi giorni la temperatura non è mai scesa sotto gli 8 gradi. Una situazione pericolosa che potrebbe portare problemi di irrigazione per l’abbassamento delle falde acquifere nei prossimi mesi di luglio e agosto.