Per superare una delle più difficili sfide che il paese si è trovato ad affrontare negli ultimi 50 anni, la Regione Umbria, insieme al mondo dell’architettura, della politica e della cultura, avvia un vero e proprio laboratorio sulla ricostruzione: a lanciare l’idea è stato l’architetto Stefano Boeri, consulente speciale per l’urbanistica e la qualità architettonica del commissario straordinario per la ricostruzione post terremoto 2016, proponendo un progetto che punta a creare una cultura post-terremoto utile a guidare la ricostruzione avendo come obiettivo la qualità urbanistica e architettonica omogenea dei territori colpiti da un sisma dalle caratteristiche decisamente inedite.
La Regione Umbria ha quindi organizzato due giornate nelle città di Spoleto e Norcia, luoghi prescelti per ospitare una serie di incontri, il 30 giugno e l’1 luglio, con la partecipazione dell’Ordine degli architetti e delle Scuole di formazione, validi anche per il conseguimento dei crediti formativi obbligatori, e ai quali sarà possibile partecipare iscrivendosi nell’apposita sezione sul sito www.laboratorioperlaricostruzione.it. L’occasione è stata scelta anche per l’inaugurazione ufficiale del Centro polifunzionale di Norcia.
Nel corso delle giornate, oltre ai sopralluoghi nei luoghi colpiti dal sisma a Norcia, si discuterà sulla ricostruzione e si attiveranno gruppi di lavoro e tavoli tematici per ragionare anche sulla metodologia della ricostruzione oggi, che impone un cambio di passo e, dal ‘dove era, com’era’, concetto proprio della ricostruzione post terremoto degli anni Settanta, aprire un dibattito sulla qualità architettonica e sulla necessità di una nuova cultura dell’uso dei materiali da impiegare in futuro. Il tutto con il contributo di esperti tra cui Francis Kéré, architetto dalla fama internazionale.