“Prendere una decisione e metterci una firma e’ un problema, e chi non lo fa, anche solo per un puntellamento, non apre le zone rosse che invece vanno riaperte al piu’ presto. E bisogna aprirle perche’ gran parte della macerie sta li’ dentro. Per portarle via ho bisogno la modalita’ di farlo”. Lo ha detto alla Conferenza dei piccoli Comuni in corso a San Benedetto del Tronto, raccogliendo l’applauso dei sindaci delle zone terremotate, Alfredo Bertelli, commissario delegato per la ricostruzione in Emilia Romagna.
“Ci sono milioni di tonnellate di macerie da rimuovere”. Per risolvere il problema, ha aggiunto, “bisogna che ognuno faccia la sua parte, a partire dalla firma che si deve mettere su un documento per una demolizione o dove mettere casette e scuole”. “Gli strumenti sul territorio – ha detto ancora – sono i Comuni, gracilissimi, senza tecnici, con sindaci che si sono presi responsabilita’ senza un architetto, un ingegnere, spesso senza nemmeno un geometra; e’ un problema gigantesco. Mettendo singole figure in ogni comune, pero’, non risolviamo il problema. Perche’ allora non proviamo a mettere in comune gli uffici tecnici? E’ giusto reclamare competenze, ma poi bisogna essere in grado esercitare”.
Immediata la replica di Roberto Pella, vice presidente Anci: “Lei e Errani avete un ruolo importante e quello che lei ha detto, noi sindaci ce lo aspettiamo da chi in questo momento ha la responsabilita’ di poter agire. Buttare la palla uno contro l’altro non credo sia interesse di nessuno visto che siamo tutti d’accordo sul fatto che dobbiamo fare gioco di squadra e per farlo ognuno si deve prendere compiti e doveri e rispondere alle istanze”.