Terremoto, le regioni Ue: l’Europa metta in sicurezza i suoi edifici

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In Europa bisogna mettere in sicurezza con criteri antisismici gli edifici e le infrastrutture, utilizzando regole uguali per tutti e coinvolgendo i territori. Lo ha chiesto la commissione Risorse naturali del Comitato europeo delle regioni (CdR), riunita oggi a Palma di Maiorca (Spagna), che ha approvato un parere sul tema, definito una “esigenza primaria”, firmato dal consigliere regionale della Basilicata Vito Santarsiero (Pd).

“L’insegnamento ricevuto dal sisma che ha colpito l’Italia centrale, che è emerso anche durante la recente visita alle zone terremotate di una delegazione del CdR, è che a determinare morti e danni non è il Terremoto in sé, ma la pessima qualità del costruito”, spiega Santarsiero all’ANSA. Nel parere, che arriverà in plenaria a ottobre, si evidenzia che, secondo dati Eurostat, circa il 40% degli edifici in Ue risalgono a prima del 1960.

“Abbiamo cercato di far comprendere anche ai Paesi europei con un piccolo rischio sismico che possono avere grossi danni a causa di edifici non adeguati“, continua Santarsiero. Il testo evidenzia anche l’importanza di “diffondere una cultura della prevenzione fra i cittadini, creare un sistema di incentivi che non si limiti solo alle prime case, e inserire il parametro della vulnerabilità sismica fra quelli per l’assegnazione dei fondi Ue”. “L’Europa che oggi interviene per la riqualificazione energetica degli edifici, su un tema importante come quello della sicurezza non può far finta di niente e non chiedere anche in questo caso interventi e certificati di conformità“, lamenta il consigliere lucano.

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