Terremoto, scuola modenese: calcestruzzo nei parametri antisismici

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“L’incidente probatorio ha evidenziato che per le parti in elevazione non sussistono problemi strutturali di nessun tipo e il calcestruzzo utilizzato è conforme a quanto richiesto dal progetto. Qualche problema è emerso, invece, per la classe di resistenza del calcestruzzo utilizzato per le fondazioni, leggermente inferiore rispetto a quella prevista dal progetto”. Sono parole di Sandro Palazzi, sindaco di Finale Emilia, uno dei comuni più colpiti dal terremoto del maggio 2012, intervenuto in merito all’esito dell’incidente probatorio sulle scuole secondarie di primo grado ‘Cesare Frassoni’, al centro di un’inchiesta della procura di Modena perché sarebbero state costruite con materiali non conformi.

La scuola, ricorda Palazzi, è stata edificata “con il contributo di tanti donatori e avrebbe dovuto ospitare già dallo scorso anno scolastico gli studenti delle scuole medie finalesi“. I risultati delle analisi svolte dai tecnici incaricati dal tribunale di Modena sul cemento utilizzato rilevano che “alla domanda posta dall’incidente probatorio, però, la risposta è stata che – aggiunge Palazzi – comunque, il tipo di cemento utilizzato per la costruzione della scuola è compatibile in termini di sicurezza con una struttura antisismica di quel tipo, cioè una scuola“.

Ciò però, termina il sindaco di Finale Emilia, non significa che l’amministrazione possa aprire subito la scuola. “È comunque un fatto positivo – aggiunge Palazzi – in primo luogo perché l’indagine conferma i dati dei carotaggi commissionati da noi e dalla Regione. In seconda battuta, perché si tratta di una base di partenza importante per la procedura di ‘accertamento tecnico preventivo’, attivata dall’azienda costruttrice per fare una fotografia della struttura statica della scuola in questo momento”.

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