“Oggi non ha vinto la ministra, ha vinto la salute di tutti”. Così Beatrice Lorenzin, in una intervista a Grazia, commenta la firma del capo dello Stato al decreto sui vaccini obbligatori per l’iscrizione a scuola: “Chi non vaccina i figli ha una precisa responsabilità nei confronti di chi entra in contatto con loro”. E madre una coppia di gemelli di due anni aggiunge: “Sicuramente, dal punto di vista emozionale mi sento più coinvolta e, soprattutto verso i più piccoli, ho sviluppato una sensibilità che non avevo. Non riesco a pensare a quel bambino di Pesaro morto per un’otite: mi fa davvero male“.
Per il ministro Lorenzin chi rifiuta i vaccini lo fa per “mancanza di strumenti culturali” o “paura”, “sembra incredibile, ma, in una società in cui siamo schiavi della tecnologia, ci sono milioni di persone che rifiutano la scienza. In compenso credono ai falsi predicatori”. E conferma di avere ricevuto minacce di morte: “Sì. Ci sono persone che arrivano ad augurare la morte ai miei figli. Perché lo fanno?”, “vado avanti per la mia strada, anche se i carabinieri sono un po’preoccupati. E non apro più i social”.
E della sua foto mentre vaccina i figli dice: “È stata l’unica volta in cui, nonostante il dissenso di mio marito, ho reso pubblico un momento privato. Io, che sono una mamma apprensiva, volevo che fosse chiaro a tutti che non avevo paura di vaccinare i miei figli, che tra l’altro sono nati prematuri e sottopeso. Anzi, le paure le avevo prima, quando non erano vaccinati e li portavo con me in luoghi pubblici e affollati perché li allattavo”. Precisa inoltre che, visto che le iscrizioni a scuola sono state già fatte, “è stata approvata una norma transitoria che prevede l’autocertificazione o la copia della prenotazione del vaccino redatta dalla Asl o, ancora, la documentazione clinica che comprovi l’esonero dall’obbligo vaccinale, da presentare entro il 10 settembre. Poi, entro il 10 marzo, va completata la documentazione. Dopodiché, spetterà all’Asl convocare i genitori che non hanno presentato la certificazione e, in caso di rifiuto di somministrazione del vaccino, applicare una sanzione amministrativa – fino a 7.500 euro – e segnalare il nominativo al Tribunale per i minori”. Inoltre senza certificato vaccinale possono entrare a scuola “soltanto i bambini tra 0 e 6 anni esentati per ragioni cliniche documentate e quelli che hanno già contratto la malattia per cui si richiede il vaccino. Ma non più di due per classe”.