Vaccini, l’esperto: “Sono rarissimi i casi di bambini non vaccinabili, e i bambini più fragili devono essere immunizzati”

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Sono “rarissimi i casi di bambini con patologie che rendono incompatibili le vaccinazioni. Al contrario, e’ proprio per i bambini fragili che le immunizzazioni risultano essere piu’ importanti poiche’ per loro il rischio di ammalarsi e’ di 5 volte maggiore“. A spiegarlo e’ Alberto Villani, primario di Pediatria all’ospedale Bambino Gesu’ di Roma e presidente della Societa’ italiana di Pediatria (Sip), che sottolinea come la bambina di 9 anni deceduta nello stesso ospedale lo scorso aprile a causa di complicanze del morbillo, e gia’ affetta da una patologia genetica, “probabilmente non sarebbe morta se non avesse appunto contratto il morbillo“.

“La bimba era arrivata al Bambino Gesu’ con la febbre ed e’ stata ricoverata. Poi – chiarisce Villani – c’e’ stato un aggravamento delle sue condizioni, ma cio’ che ha scatenato l’aggravamento e’ stato il morbillo. La piccola era affetta da cromosomopatia, ma avrebbe potuto essere vaccinata”. Da Villani, “profondo dolore e dispiacere per questa drammatica vicenda, che – rileva – e’ pero’ una ‘lezione’ che dovrebbe far capire che i bimbi fragili vanno vaccinati come e piu’ degli altri, e che le vaccinazioni dovrebbero essere il piu’ diffuse possibile per evitare che i bambini che non possono essere vaccinati per patologie rarissime vengano messi a rischio di vita“.

Ad ogni modo, precisa, “anche in quest’ultimo caso e’ possibile fare alcune vaccinazioni secondo schemi ritagliati sul singolo paziente“. Purtroppo, sottolinea, “molti bambini fragili non vengono vaccinati ma in realta’ soltanto in rari casi di immunodeficienza il vaccino e’ sconsigliato, come per i bambini malati oncologici o con malattie immunitarie. La bimba morta era malata e fragile ma se non avesse contratto il morbillo probabilmente non sarebbe deceduta“. Inoltre, “due decessi in tre mesi per morbillo, considerando anche la morte del bambino leucemico ricoverato a Monza – commenta il presidente dei pediatri – e’ la triste conseguenza di una situazione paradossale per cui in Italia si continua a disquisire su qualcosa che invece meriterebbe solo di essere applicato, ovvero le vaccinazioni che sono fondamentali. Oggi piu’ che mai – avverte – e’ essenziale sviluppare una cultura vaccinale nel Paese“. Dal 1 gennaio 2017 ad oggi, all’Ospedale pediatrico Bambino Gesu’ si sono registrati oltre 70 ricoveri per morbillo.

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