Koh Tao non è una semplice isola ma un vero e proprio paradiso di 21 kmq, appisolato all’ombra di rigogliosi palmenti, tanto da essere ritenuta una delle mete più gettonate di chi visita la Thailandia. L’isola delle tartatughe è così chiamata non per la forte presenza di tartarughe , che ogni anno schiudono le uova su di essa , bensi’ alla forma stessa di Koh Tao, molto particolare, che ricorda, appunto la sagoma di una tartaruga. Essa vedendo il passaggio del re Chulalongkorn che incise il proprio monogramma su un grande sasso nella parte meridionale della spiaggia di Haad Sairee, trattata ancora oggi con rispetto dai locali. Utilizzata come carcere, l’isola iniziò ad essere popolata dalla metà del XX secolo, fino a raggiungere, attualmente, una popolazione di circa 2000 abitanti, dopo il repentino sviluppo di strutture e servizi ,avvenuto a seguito dell’individuazione del suo forte potenziale turistico. Numerose le attività praticabili, tra cui spiccano immersioni, snorkeling e freediving. Le acque poco profonde, le piacevoli temperature e l’ottima visibilità, consentono di ammirare le barriere coralline popolate da cernie, pesci pagliaccio, mante, baracuda, gli immancabili squali reef e pesci pipistrello. Tra i siti d’immersione più significativi: Japanese Gardens, Sail Rock, Southwest Pinnacle, Chumpton Pinnacle. Numerose le spiagge tra cui: Sairee Beach, Mae Hat, June Juea Bay, Cape Jeda Gang. Collocata nella provincia di Surathani, sul Golfo della Thailandia, l’isola ha un fascino indescrivile… forse anche dovuto alla sua storia che da gemma nascosta, l’ha trasformata, nel corso dei secoli in riparo dei pirati, piccolo villaggio di pescatori, carcere di massima sicurezza, sino a centro turistico d’eccellenza con numerose attività di svago,tra cui centri massaggi, locali d’intrattenimento e ottimi ristoranti con cucina locale, internazionale e italiana.