La ricerca italiana contribuisce nello sviluppo di misure di controllo genetico contro le zanzare: domani la presentazione nella sede di Terni dell’Università di Perugia del progetto Target Malaria, finanziato dalla Fondazione Bill & Melinda Gates. Il progetto internazionale è del Polo di Genomica, Genetica e Biologia (Polo Ggb) che lavora su attività di genetica per lo sviluppo di zanzare ogm come vettori per combattere malattie come la malaria. “Disponiamo di grandi camere climatizzate per il rilascio confinato di zanzare geneticamente modificate. Ed effettuiamo esperimenti di convivenza di zanzare ogm e zanzare wild type per comprendere come le modificazioni genetiche operino in una popolazione naturale”, spiega Greta Immobile Molaro, amministratore delegato del Polo.
Il progetto prevede che “le zanzare modificate vengano introdotte nell’ambiente e, riproducendosi solo con progenie maschile (che non trasmette la malaria), abbassi il livello di diffusione della malattia. Target Malaria sta lavorando insieme alle istituzioni sanitarie per condurre sperimentazioni in campo aperto in Burkina Faso e altri Paesi africani.” E’ proprio dei giorni scorsi la decisione dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanita’, di mettere tra le sue priorita’ il controllo degli insetti, con un piano di risposta globale e obiettivi da raggiungere entro il 2030. Stando ai dati, risulta che oltre l’80% della popolazione mondiale è a rischio di contrarre un’infezione da insetti. Zanzare, mosche e zecche possono trasmettere infezioni come malaria, filiriasi linfatica, leishmania, malattia di Chagas, di Lyme ed encefalite. Non solo, nel mondo si presentano 220 milioni di casi di malaria ogni anno, e ogni due minuti un bambino muore a causa della malattia.