La tempesta che si è abbattuta tra Manoppello e Brecciarola il 14 luglio scorso ha colpito uno dei viali storici alberati più importanti non solo dell’Abruzzo ma anche del Centro Sud Italia. Un viale spettacolare con alberi di Cipresso italico di oltre 30 metri con dimensioni ragguardevoli e meravigliosi tigli storici che da quasi un secolo abbelliscono la Tiburtina e la rendono una strada verdeggiante. Per la sua bellezza e per il valore storico-paesaggistico meriterebbe di essere proclamato Viale alberato monumentale come previsto dalla Legge n.10 del 2013.
Il Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus ha fatto un sopralluogo nell’area degli alberi caduti riscontrando da subito importanti criticità.
“Dal nostro sopralluogo abbiamo potuto osservare come i cipressi di Brecciarola siano stati praticamente squarciati nel tronco, selvaggiamente distrutti dalla furia del vento. E’ stato un evento meteorologico eccezionale e imprevedibile“, spiega il Co.N.Al.Pa. “Il Cipresso italico è un albero estremamente resistente, molto longevo e con un legno molto duro che riesce a resistere benissimo ai venti e alla intemperie ma di fronte a una furia della natura di questa portata anche il più duro degli alberi può soccombere. I cipressi di Brecciarola sono circondati dal cemento e dall’asfalto, ubicati lungo una strada molto trafficata e sottoposti ogni giorno a un impatto antropico considerevole. Inoltre, l’aumento dell’edificato e delle attività commerciali intorno agli alberi ha peggiorato ulteriormente il loro spazio vitale.” Secondo il Co.N.Al.Pa. questi bellissimi alberi hanno bisogno di cure professionali e di analisi di stabilità per diagnosticare le reali condizioni fitosanitarie.
“L’analisi di stabilità è fondamentale per evitare nuovi disastri.” spiega il Co.N.Al.Pa. “Sostituire gradualmente gli alberi compromessi non vuole dire assolutamente abbattimento indiscriminato di tutti gli alberi. I residenti sono indubbiamente impauriti da quanto accaduto ma occorre ricordare che gli alberi vanno curati con personale altamente specializzato, potati da arboricoltori esperti e non da ditte di avventurieri e incompetenti. Un’arboricoltura di qualità può evitare crolli e problemi sanitari sulle piante” conclude l’associazione.“
“I grandi alberi della Tiburtina abbattono quotidianamente gran parte del particolato atmosferico che si sviluppa sulla trafficata arteria stradale. Solo un folle penserebbe di abbattere tutti gli alberi della Tiburtina e trasformare questa strada in un deserto.” continua il Co.N.Al.Pa. “Desideriamo una soluzione del problema in maniera professionale, utilizzando il cervello e senza superficialità, coinvolgendo gli esperti del settore, senza distruzione del paesaggio storico, auspicando nel dialogo e nella collaborazione con gli amministratori pubblici. Questi alberi sono un vanto per il nostro Abruzzo e sono una ricchezza paesaggistica e turistica di inestimabile valore.“