L’anticiclone sub-tropicale che da giorni per non dire ”mesi” sta mettendo a dura prova il Centro-Sud, dopo aver toccato l’apice della sua intensità tra Martedì e Giovedi con i 46.4°C registrati a Siracusa (A registrare il dato è stata la centralina della rete regionale Sias al parco Archeologico della Neapolis che a quanto pare secondo le ultime analisi è stato stracciato” il precedente record datato 8 luglio 2008: +44,8°C. Per trovare un’altra giornata così calda bisogna tornare indietro al 12 luglio 1962, con (+44,8°C). Mai prima d’ora, almeno dal 1924 ad oggi, erano stati superati i 45°C) in queste ore inizierà a perdere colpi. Al Nord Italia già nelle scorse ore la pressione è iniziata a crollare per l’ondulazione della corrente a getto che oltre ad abbassarsi di latitudine continua a favorire un cavo d’onda instabile, foriero di temporali anche forti. L’ingresso di correnti più fresche alle medio-alte quote tra oggi e domani permetterà lo sviluppo dei classici temporali di calore sull’arco alpino e sulla dorsale appenninica centro-meridionale, specie tra Toscana, Marche Umbria, Abruzzo, basso Lazio, Molise, Campania, Puglia settentrionale, Basilicata, Calabria e Sicilia nord orientale. Dati i contrasti e l’energia in gioco del periodo trascorso non sono escluse piogge alluvionali, frequente attività elettrica, grandine grossa come uova, forti raffiche di downburst e possibili trombe d’aria. Il calo termico riguarderà maggiormente il Centro-Sud dove le temperature crolleranno anche di 10/14°C portandosi al di sotto delle medie stagionali per qualche giorno. Calo termico di 2/4°C anche al Nord per via della ventilazione sostenuta dai quadranti settentrionali. Domenica la pressione tenderà a stabilizzarsi, salvo gli ultimi residui fenomeni tra Calabria e Sicilia nord orientale. Ad inizio della prossima settimana l’Anticiclone delle Azzorre terrà lontano dall’Italia l’anticiclone africano per qualche giorno, in attesa di una nuova rimonta sub-tropicale a partire tra il 20-21 Luglio per via dell’ennesimo affondo di una saccatura atlantica a ridosso della Penisola Iberica. Sull’Italia è attesa quindi la risalita di correnti più calde d’estrazione sahariana. La dinamica sarà ancora del tutto simile alle precedenti ondate africane e anche stavolta il grosso del caldo potrebbe puntare al Centro-Sud e sulle Isole Maggiori risultando persistente, mentre il Settentrione resterebbe più ai margini esposto a nuovi disturbi temporaleschi. Dopo questa breve parentesi instabile, l’estate tornerà a dominare sull’Italia e molto probabilmente ha intenzione di stazionare fino a fine mese/inizio agosto. Non resta che monitorare attentamente la situazione per le prossime ore.