Stamani a Perugia si è discusso della situazione ambientale connessa alla problematica della presenza di mercurio nei bacini dei fiumi Paglia e Tevere: ne è emersa l’idea di fare un tavolo tecnico tra Umbria, Toscana e Lazio, insieme al ministero dell’Ambiente, e ulteriori fondi messi a disposizione. Risolvere i problemi ambientali dei due fiumi rappresenta la principale finalità del ‘Piano di indagine nelle aste fluviali del fiume Paglia e del fiume Tevere per la verifica dello stato di contaminazione da mercurio‘, approvato dalla giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Fernanda Cecchini.
“Stiamo monitorando le acque non solo dal punto di vista della quantità ma anche della qualità” ha affermato Cecchini, stamani in una conferenza stampa. Il documento è stato elaborato dalle Agenzie di protezione ambientale di Umbria, Toscana e Lazio su incarico delle tre Regioni e attraverso il coordinamento dell’Autorità di bacino del fiume Tevere. L’urgenza era stata determinata dalla richiesta di attivazione della normativa sul danno ambientale rivolta dalla Regione Umbria al ministero dell’Ambiente quando furono rinvenite tracce di mercurio nelle oltre 100 mila tonnellate di sedimenti del fiume Paglia estratte in prossimità dell’impianto di discarica in località Le Crete a Orvieto.
Cecchini, affiancata tra gli altri dal direttore regionale all’ambiente Ciro Becchetti e dal direttore generale di Arpa Umbria, Walter Ganapini (“via ogni allarmismo – ha detto quest’ultimo – ma con il mercurio non si scherza”), ha illustrato modalità e obiettivi di un “lavoro fatto di concerto”. Il tavolo tecnico – e’ stato detto – ha il compito di compiere studi con Arpa e Usl per mettere in piedi un piano di bonifica, mentre la giunta regionale ha deliberato al momento uno stanziamento di 50 mila euro “per consentire di proseguire il lavoro e per avere maggior cognizione di causa di quello che sta avvenendo”.