Astronomia, nuovo studio su Saturno: Cassini e il “mistero” del campo magnetico

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Quanto dura un giorno su Saturno? Se lo stanno chiedendo gli scienziati della missione Cassini, che grazie ai dati rilasciati dalla sonda, a poco più di un mese dal suo ‘pensionamento’, hanno effettuato nuove analisi sul campo magnetico del ‘Signore degli anelli’ da cui è emersNuov un’inspiegabile ‘mistero’.

Sulla base dei dati raccolti dagli strumenti a bordo della sonda, l’inclinazione del campo magnetico di Saturno è risultata essere minore rispetto alle aspettative del team. L’asse magnetico sembra coincidere perferttamente con  l’asse di rotazione del pianeta o è respinto da esso per un valore minore di 0,06 gradi, il che rende difficile determinare con precisione la lunghezza del giorno su Saturno e da dove ha origine il suo campo magnetico.

Questa osservazione è in contrasto con le teorie formulate finora sui campi magnetici dei pianeti che sostengono che l’asse magnetico del ‘Signore degli anelli’- come della Terra e di altri corpi celesti –  deve essere leggermente inclinato rispetto all’asse di rotazione per permettere al suo interno il generarsi di flussi idrogeno metallico, di plasma e metallo fuso che generano questi campi magnetifici  Gli scienziati continueranno a raccogliere ed analizzare dati per il resto della missione, anche durante l’ultimo ‘tuffo’ della sonda NASA-ESA-ASI.

Altre novità scientifiche includono la raccolta dei primi campioni dell’atmosfera e degli anelli principali di Saturno catturati dallo strumento Cosmic Dust Analyzer (CDA) e dallo Ion and Neutral Mass Spectrometer (INMS), che forniranno nuovi indizi sulla loro struttura e composizione, accompagnati da nuove immagini ad alta risoluzione.

Cassini – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – sta effettuando la quindicesima orbita sulle ventidue settimanali previste. La sonda ha iniziato la sua fase finale il 26 aprile e il suo lungo ‘soggiorno’ nel cosmo – quasi vent’anni, di cui circa 13 spesi nell’orbita di Saturno – sta per volgere al termine. Il satellite naturale Titano farà deviare l’orbita della sonda, che virerà verso la zona compresa tra il pianeta e il bordo interno degli anelli.

Il saluto definitivo sarà effettuato, dopo una serie di immersioni, il 15 settembre, quando Cassini protagonista del ‘Grand Finale’,  si tufferà nell’atmosfera del gigante gigante, inviando a terra l’ultimo set di dati.

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