D’estate si trascorre più tempo all’aria aperta e si ha l’occasione di praticare più attività sportiva, dalla corsa alla bicicletta, dalle nuotate al mare alle passeggiate in montagna.
“I benefici di una regolare attività fisica sono tanti, a cominciare dalla riduzione di alcuni fattori di rischio cardiovascolare come diabete, ipertrigliceridemia, ipertensione arteriosa e obesità”, sostiene Roberto Volpe, medico del Servizio prevenzione e protezione del Cnr di Roma. “Inoltre, fare movimento aiuta a contrastare l’ansia e la depressione, protegge da alcuni tumori come quello al colon o al seno, previene l’osteoporosi e la stipsi. Benefici che implicano, però, una pratica costante e regolare: dai 30 ai 60 minuti al giorno per 3-5 volte alla settimana”.
Il tipo di attività, la frequenza e la durata degli allenamenti è ovviamente commisurata alle preferenze personali, all’età e alle condizioni fisiche, spiega Marina Landolfi sull’Almanacco della Scienza del CNR. “Considerando che spesso si comincia una pratica sportiva senza allenamento, bisogna evitare sforzi eccessivi e affaticamento che possano mettere a rischio il cuore e causare infortuni”, aggiunge Volpe. “Vanno evitate le ore con temperature più elevate (dalle 11.00 alle 16.00) in cui è facile sudare e perdere sali minerali come sodio, cloro e potassio che sono essenziali per il buon funzionamento di cuore e muscoli. Importante è anche mantenersi idratati durante e dopo l’attività fisica, bevendo acque a buon contenuto di sali minerali oppure tè, yogurt da bere e succhi di frutta. È consigliabile indossare sempre un cappellino per evitare il colpo di caldo e bagnarsi frequentemente con acqua fresca, per abbassare la temperatura corporea”.
Anche la maggiore esposizione estiva alla luce del sole ha effetti positivi sulla nostra salute. “Il sole, però, va dosato e bisogna proteggersi con le creme solari per evitare scottature e il rischio, con il tempo, di sviluppare tumori della pelle”, prosegue il ricercatore.
Prima di iniziare la pratica di qualsiasi disciplina, soprattutto se si è fuori allenamento, è bene sottoporsi a un controllo. “È opportuno eseguire una visita medica con l’esecuzione di un elettrocardiogramma sotto sforzo soprattutto dopo i 40 anni, imparare l’autopercezione dello sforzo e l’autocontrollo della frequenza cardiaca”, conclude Volpe. “Non vanno sottovalutati malesseri, specie se si avvertono durante l’attività fisica dolore acuto nella zona del cuore, sensazione di costrizione al petto o in gola, mal di stomaco, emicrania severa, tutti sintomi che devono far interrompere immediatamente l’attività e contattare prontamente il 112″.