Caldo record, siccità e incendi: anche i dati ufficiali confermano un’estate terribile, simile al 2003

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Caldo – Ennesima giornata di fuoco sull’Italia Sabato 8 Luglio, con temperature elevatissime da Nord a Sud. Tra le principali località del Paese, le temperature più elevate sono state di +39°C a Foggia, +38°C a Ferrara, Orvieto, Rende, Caltagirone, Castrovillari e Merano, +37°C a Roma, Bologna, Padova, Modena, Siracusa, Siena, Guidonia, Iglesias, Mazara del Vallo, Gela e Corigliano Calabro, +36°C a Milano, Firenze, Perugia, Verona, Vicenza, Bolzano, Matera, Prato, Cosenza, Mantova, Reggio Emilia, Parma, Trapani, Avezzano, Tivoli, Viterbo, Cerignola, Lecce, Caltanissetta, Lentini, Castelvetrano e Arezzo, +35°C a Bari, Taranto, Alessandria, Frosinone, Crotone, Grosseto, Agrigento, Sassari, Modica, Sciacca, Campobasso, Empoli, Oristano e Pordenone.

Il caldo aumenterà ancora nei prossimi giorni, soprattutto al Centro/Sud con punte diffuse di oltre +40°C soprattutto tra Martedì 11 e Mercoledì 12 Luglio, che saranno i giorni più caldi. Al Centro/Nord, invece, le temperature inizieranno a diminuire tra Domenica 9 (al Nord) e Lunedì 10 (al Centro), mentre il calo termico arriverà al Sud con una decisa rinfrescata nella giornata di Venerdì 14.

Ma il caldo anomalo di questo luglio non è un caso isolato. Arrivano i dati ufficiali dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isac-Cnr) che confermano quanto sia azzeccato il paragone tra quest’estate 2017 e quella del 2003. Dopo una delle primavere più calde e siccitose di sempre in Italia, adesso abbiamo i dati di Giugno che è stato un mese davvero bollente nel nostro Paese. Con uno scarto di +3.22°C sulla media relativa al trentennio 1971-2000, è stato il 2° Giugno più caldo da quando esistono i rilevamenti climatici (1800) dopo proprio quello del 2003 quando lo scarto dalla norma era stato di +4.79°C.

Giugno 2017 se la batte con quello del 2003 e, se non il primo più caldo a partire dal 1800, potrebbe essere sicuramente il secondo“, ha detto Bernardo Gozzini, direttore del consorzio Lamma (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale) che riunisce Regione Toscana e Cnr. A rendere l’estate 2003 molto particolare era stato il monsone africano, simile a quello responsabile del caldo di questi giorni ma più persistente: “aveva infatti creato una situazione molto stabile su tutto il Mediterraneo, cominciata a fine maggio e perdurata per tre mesi“, ha spiegato l’esperto. Anche nel giugno 2017 il monsone africano ha determinato una situazione di bassa pressione sull’Atlantico che ha richiamato aria calda da Marocco e Algeria verso l’Europa. Una perturbazione dall’Atlantico, però, ha poi riportato le temperature su valori normali, con i temporali arrivati sull’Italia settentrionale a fine giugno. Si annuncia comunque un’estate diversa da quella del 2003: “in questi primi giorni di luglio – ha osservato Gozzinil’anticiclone africano ha portato calda algerina e, con essa, temperature elevate, ma già da lunedì a Nord e da giovedì o venerdì nel resto della penisola si prevede un cambiamento, con temperature più basse e temperali sparsi“.

L’anomalia calda, fortunatamente, quest’anno anziché iniziare a Maggio è iniziata a Febbraio, quindi l’estate nel suo complesso potrebbe rimanere inferiore – in termini di caldo eccessivo – rispetto al 2003. Almeno ce lo auguriamo: l’Italia ha tremendamente sete, la siccità sta rendendo la situazione molto difficile e gli incendi sono un’emergenza in molte Regioni.

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