Perde un braccio amputato da un ingranaggio durante un turno di lavoro nel Bresciano. Ma oggi il ragazzo di 31 anni può tornare a sperare. L’intervento, una ricostruzione dell’arto con lesioni a più livelli, eseguito dall’ospedale Cto della Città della Salute di Torino, è tecnicamente riuscito e l’arto è rivascolarizzato. Il recupero funzionale dipenderà adesso dalla rigenerazione delle strutture nervose ricostruite. Il tentativo, che ha pochi precedenti nelle casistiche mondiali – spiegano dalla struttura piemontese – è stato giustificato dalla giovane età del paziente, con la perdita dell’arto dominante e delle future possibilità lavorative. Il ragazzo si era infortunato alcuni giorni fa sul luogo di lavoro in una ditta di materie plastiche in provincia di Brescia. Un trauma estremamente grave: il braccio destro era stato strappato dall’ingranaggio di una macchina a poca distanza dalla spalla, con una lesione dell’arto amputato ad altri due livelli (schiacciamento e frattura dell’avambraccio e subamputazione della mano). Una volta valutata la gravità della lesione agli Spedali civili di Brescia, e dopo una serie di consulti in altri centri di chirurgia della mano lombardi, il giovane è stato trasferito in eliambulanza al Cto di Torino. L’équipe medica composta dagli anestesisti del gruppo di Maurizio Berardino, direttore della Rianimazione, dai microchirurghi del gruppo di Bruno Battiston, direttore di Ortopedia e Traumatologia 2 con indirizzo Chirurgia della mano e dell’arto superiore, e dai chirurghi vascolari del gruppo di Maurizio Merlo, direttore di Chirurgia vascolare ospedaliera delle Molinette, ha eseguito l’intervento. Un’operazione di ricostruzione dei tre livelli di lesione durata oltre 12 ore. Dopo la ricostruzione dei vasi sanguigni, delle strutture nervose e di tutte le parti lesionate, il braccio è stato reimpiantato e sta mantenendo una buona circolazione.
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Chirurgia: 31enne perde il braccio sul lavoro, il CTO di Torino reimpianta l’arto
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