“Tutte le opzioni sono sul tavolo e li resteranno per raggiungere il nostro obiettivo di una penisola coreana senza armi atomiche”. Cosi’ il vicepresidente Usa, Mike Pence, ricorrendo a toni minacciosi, e’ intervenuto da Tokyo ad oltre 48 ore dal lancio del secondo e piu’ letale missile balistico intercontinentale (Icbm) nordcoreano. Missile in grado di raggiungere citta’ statunitensi come Los Angeles, Denver e Chicago, e forse Anche New York e Washington. Vettore molto piu’ potente del Hwasong-14 lanciato il 4 luglio, il primo autentico test di lancio di un Icbm, che pero’ secondo i calcoli del Pentagono metteva a rischio solo Alaska e Hawaii.
Pence ha ribadito che “il presidente (Donald) Trump, io e la nostra amministrazione, continuano a ritenere che la forma piu’ efficace per far abbandonare in modo permanentemente alla Corea del Nord i suoi programmi missilistici e nucleari e smantellarli resti il dialogo con le altre nazioni che possono fare pressioni ed isolare il regime nordcoreano.
E non intendiamo gettare la spugna fino a quando non raggiungeremo questo obiettivo” ha detto Pence, riferendosi ancora una volta alla Cina, il principale alleato di Pyongyang, con la Russia solo in chiave di disturbo anti Usa, secondo quanto riferisce la Nbc.