Un cyber-attacco di vaste proporzioni a livello mondiale potrebbe provocare perdite economiche fino a 53 miliardi di dollari, ovvero causando le stesse conseguenze di una catastrofe naturale come il ciclone Sandy (costato tra i 50 i 70 miliardi di dollari) che, nell’ottobre del 2012, si e’ abbattuto su Giamaica, Cuba, Bahamas, Haiti, Repubblica Dominicana e la costa orientale degli Stati Uniti. Il quadro emerge dalla ricerca sul mercato assicurativo mondiale per i rischi speciali dei Lloyd’s e Cyence, azienda che si occupa di modellazione ed analisi dei rischi cyber.
La ricerca rivela il potenziale impatto economico di due scenari ipotetici. Il primo fa riferimento ad una violazione dolosa che blocca l’operativita’ di un fornitore del servizio cloud con perdite economiche medie che vanno dai 4,6 miliardi di dollari per un grande evento fino a 53 miliardi di dollari per un avvenimento estremo. Il secondo e’ relativo allo scenario relativo alla vulnerabilita’ di un software di massa, le perdite in media si aggirano tra i 9,7 miliardi di dollari per un grande evento, fino a 28,7 miliardi per un avvenimento estremo. Secondo le stime le perdite assicurate medie vanno dai 762 milioni di dollari a 2,1 miliardi di dollari.